Ronaldo o Lukaku? "Eviterei entrambi..." : c'era grossa attesa per conoscere il prossimo avversario dell' Italia di Roberto Mancini . Alla fine, però, a raggiungerlo è l'attaccante dell'Inter: una perla di Thorgan Hazard regala al Belgio la vittoria contro il Portogallo e la qualificazione ai quarti di finale di Euro 2020, al termine di una gara nervosa e tiratissima.
Segno di una nazionale che da diversi anni mette in serie premesse interessanti, alla continua ricerca della consacrazione: se c'è un ideale contro cui giocheranno Chiesa e compagni, questo è senz'altro il più interessante, e alimenta una sfida nella sfida da approfondire.
Percorso netto, fin qui, per i "diavoli rossi", che dall'inizio degli europei hanno solo vinto, subendo un solo goal contro la Danimarca (1-2 il risultato di quella sfida, alla quale si aggiungono il 3-0 alla Russia e lo 0-2 alla Finlandia nella fase a gironi): insomma, in linea con quanto fatto dall'Italia, che ha subito l'unica rete contro l'Austria. Ma il cammino della formazione di Roberto Martinez, chiaramente, parte da lontano. Alla nomina del commissario tecnico spagnolo, la squadra belga poteva contare su talenti da rifinire, rendendoli autentici e diretti: Martinez ci è riuscito, se si pensa alle semifinali conquistate ai Mondiali in Russia nel 2018 (sfida persa contro la Francia, poi Campione del Mondo).
GettyRomelu Lukaku, uomo copertina non solo per quanto fatto nella passata stagione in nerazzurro, ma anche per i tre goal messi a segno fin qui a Euro 2020, ha trascinato i suoi facendo letteralmente a sportellate con i difensori avversari, grazie all'aiuto dei compagni. Ma, più in generale, i dubbi della vigilia relativi ad alcuni giocatori sono stati presto risolti: uno su tutti quello su Eden Hazard. Il giocatore del Real Madrid sembra essere tornato se non ai suoi livelli, quasi, mentre ha sorpreso (e non poco) per incisività e costanza il fratello, Thorgan, da sempre considerato un talento eccelso, ma brillante come mai prima d'ora nel corso di questi europei.
Un capitolo a parte lo merita Kevin De Bruyne: la botta subita in finale di Champions League contro il Chelsea non lasciava presagire nulla di buono, ma ritornato in campo ha dimostrato, ancora una volta, di essere tra i top al mondo: almeno fino alla sfida contro il Portogallo e all'infortunio che lo ha costretto a lasciare anzitempo il campo (da valutare, in questo senso, anche le condizioni di Hazard).

Agli azzurri servità una prova di cuore e carattere, ma anche ordinata tatticamente e intelligente: contro una delle formazioni più anziane degli europei (contro Ronaldo e compagni, 30 anni e 148 giorni in media) potrebbe essere utile una buona dose di freschezza e gamba (solido in difesa (nonostante giocatori non proprio giovanissimi, punto da sfruttare da Immobile o Belotti, così come da Locatelli e Barella in inserimento tra le linee), il 3-4-3 di Martinez è molto pericoloso in verticale, grazie agli scambi in profondità a favorire le discese di Lukaku. Vero, anche, che contro il Portogallo l'attaccante dell'Inter è parso in ombra, così come Tielemans in mediana, ma la qualità nel palleggio rimane indiscutibile.
Attenzione massima, viste le difficoltà mostrate contro l'Austria, alle palle in profondità con le squadre allungate: la capacità di controllare in gioco in velocità dei belgi è senz'altro importante, ma non è una squadra che non concede, anzi: spingendosi in avanti con T. Hazard e Meunier sulle corsie, potrebbe lasciare spazi interessanti. Appuntamento a Monaco di Baviera venerdì 2 luglio, alle ore 21.00: sarà un'altra gara, un'altra storia, tutta da vivere.
