Riparte la Copa Libertadores. E riparte tra le polemiche. Il Boca Juniors, che nella notte tra giovedì e venerdì sfiderà ad Asuncion i paraguaiani del Libertad, potrà regolarmente scendere in campo nonostante poco più di 10 giorni fa sia stata accertata la positività al COVID-19 di un numero enorme di giocatori della rosa: 18.
Il test è stato rifatto pochi giorni fa ed è stato accertato che vari giocatori non sono ancora guariti. Ma, secondo il Ministero della Salute paraguaiano e la CONMEBOL, i positivi in questione sarebbero "non contagianti", dunque non pericolosi per tutti coloro che dovessero venire a contatto con loro.
La decisione, senza precedenti, ha stupito e sconvolto l'intero mondo calcistico sudamericano. Compreso il Libertad, che attraverso un duro comunicato ha annunciato ricorso contro la decisione di disputare la partita.
Il club paraguaiano "non consentirà né ammetterà l'applicazione di eccezioni inammissibili che mettano a rischio la salute dei suoi calciatori e delle persone a loro vicine. La salute e la vita umana sono al di sopra di tutto".
Mentre al Boca si preparano a scendere in campo, insomma, il Libertad promette battaglia. I paraguaiani assicurano che, se la gara dovesse effettivamente disputarsi, la richiesta dei 3 punti a tavolino potrebbe diventare uno scenario più che concreto. Intanto, si gioca.
