Certo, nel calcio tutto è possibile. Serve ripeterlo più e più volte. Ma sembra ababstanza dura, se non utopistico, pensare ad un Robert Lewandowski senza Scarpa d'Oro al termine della stagione. Del resto i 35 goal segnati fin qui bastano e avanzano come prova per costruire il futuro.
Medie incredibili per Lewandoski, come quelle che in passato stilavano i soli Messi e Cristiano Ronaldo, nei migliori anni della propria carriera e decisamente prima dei trent'anni. L'ex Borussia Dortmund invece ci sta riuscendo a 32, deciso a vincere a livello personale quello che causa Immobile e annullamento del Pallone d'Oro non ha raccolto nel 2020.
Lewandowski ha già superato i suoi dati personali, di 34 goal totali nella passata stagione, ed ora punta alla Scarpa d'Oro in scioltezza, visto e considerando come il secondo in classifica, Cristiano Ronaldo, abbia segnato 12 reti in meno di lui.
Certo, Lewandowski gioca in un campionato che ha meno partite rispetto a Liga, Ligue 1, Premier e Serie A (il che ha influito nella passata edizione della Scarpa d'Oro), ma stavolta il vantaggio è talmente elevato che nessuno sembra poter mettere i bastoni tra le ruote d'oro, di una sua possibile prima volta.
Otto partite al termine della Bundesliga, otto gare che Lewandowski vuole provare a giocare e segnare a doppia mandata, visto un record di 50 reti ora non così impossibile da agganciare e superare. Manco a dirlo, questo è stato creato da Messi nel 2011/2012, in 37 gare.
Lewandowski può segnare 15 reti in otto gare, o 16 per essere l'unico primatista? A sensazione verrebbe da dire no, ma 'basterebbero' anche doppiette e triplette qua e là nei prossimi turni, o magari un poker, per aumentare le proprie chances.
Del resto anche Messi segnò la stessa cifra nell'ultima parte di stagione: 14 reti in otto turni, senza andare a segno in due di questi. Comunque vada, per Lewandowski sarà sicuramente un successo, ma la preda è lì, pronta ad essere agguantata e portata a casa. Perchè non provarci?


