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LewandowskiGetty

Lewandowski oltre ogni limite: 40 reti, record e lotta per il Pallone d'Oro

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Robert Lewandowski non è stato ancora incoronato capocannoniere della Bundesliga 2020/2021. Viene da ridere solo a pensarlo, parlando di titolo virtuale, ma burocrazia e 90' minuti dal termine, non permettono ancora di definirlo tale. Certo, lo è, certo lo sarà. Anche con 40 reti segnate, dovrà aspettare qualche giorno. Si fa per dire, visto il traguardo, il record migliorati, la gloria sempre più eterna.

C'era grande attesa per il 33esimo e ultimo turno di Bundesliga, con il Bayern già campione. Il motivo? Il 40esimo goal di Lewandowski nell'attuale Bundes, puntualmente arrivato. 15 reti più di Andrè Silva e Haaland, che nell'ultimo turno potrebbero agganciare il polacco nella classifica marcatori. Si scherza, ovviamente.

Se il lusitano ex Milan è ormai divenuto un cannoniere implacabile come ai tempi vissuti in patria pre-Serie A, Haaland ha dimostrato di non avere limiti, ma quindici reti appaiono troppe anche per lui, come ovvio. Anche se, postilla, il norvegese cominciò a far parlare di sè segnando otto reti all'Honduras nel Mondiale Under 20. Altra storia, altre possibilità e momenti. Lewandowski, si diceva.

Lewandowski raggiunge 40 goal in Bundesliga ed entra nella mini-lista di giocatori capaci di tanto nei maggiori campionati europei. Si contano sulle dita di una mano e rispondono al nome di Suarez, Cristiano Ronaldo e Messi, tutti nella Liga. Niente dalla Premier, niente dalla Ligue 1, niente dalla Serie A. Ora, però, il torneo tedesco entra di diritto in quelli capaci di produrre un cannoniere così tanto avanti rispetto ai colleghi.

La prossime settimana Lewandowski sarà ufficialmente capocannoniere, per la settima volta: eguagliato Muller e proprio Gerd, leggenda assoluta del goal e del calcio tedesco, fu l'ultimo a segnare 40 reti nella Bundesliga, precisamente nel 1972. Negli ultimi 90', ci sarà la possibilità di superarlo ed essere il massimo marcatore nella storia di tal torneo. Possibilità concreta.

L'ascesa di Lewandowski l'ha portato a migliorare in maniera costante il suo dato finale, arrivando nella Scarpa d'Oro 2020 dietro a Immobile con 34 goal (due in meno rispetto al laziale) e dunque prenotandola con 40 nell'attuale edizione. Virtuale, ma non matematica, a meno che Messi o Ronaldo non segnino 12 reti nelle ultime due gare. Ok che in passato ci sono riusciti, ma anche a tale frase non può che scappare un sorriso.

Per Lewandowski ora, dopo l'eliminazione del Bayern in Champions, l'estate farà rima con Europei. Davanti ad un'edizione da protagonista, sarà il primo sfidante di Mbappè e Haaland per il Pallone d'Oro. Il podio sembra già scritto, almeno rispetto agli attuali risultati, con il norvegese che rispetto ai rivali non potrà contare sul torneo per acquistare voti in più.

Miglior giocatore al The Best, Lewandowski avrebbe vinto al 99,999999% il Pallone d'Oro 2020, annullato causa pandemia da parte di France Football. Con la mole di reti segnate, i record su cui è passato sopra allegramente nell'ultimo anno, sarà in prima fila, con la Polonia essenziale per vincere. Mbappè avanti? Forse. Haaland tagliato fuori? Forse. Gli Europei e la prima parte di 2021/2022 saranno decisive.

Intanto però, Lewandowski chiude con Bundesliga, record di reti, titolo di capocannoniere e Scarpa d'Oro. Non ufficiali certo, ma non serve aggiungere altro.

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