"Un Napoli con gli attributi". Definizione migliore, Luciano Spalletti, per la squadra vista all'opera al 'King Power Stadium' non poteva trovarla. A Leicester gli azzurri sono stati bravi a rimontare le Foxes, strappando un pari che sa di vittoria ma che allo stesso tempo fa salire qualche rimpianto.
Al cospetto di una delle squadre più in ascesa del calcio inglese Insigne e soci hanno dimostrato di tener botta e per diversi tratti comandare il match. A fronte dell'asfissiante pressing e delle ripartenze fulminee degli uomini di Brendan Rodgers, il Napoli ha risposto mettendoci carattere e qualità.
Il primo tempo ha visto i partenopei sì creare, ma soprattutto sbagliare tanto ed essere castigati da Ayoze Perez in seguito a un errore in fase di impostazione. Nella ripresa però la 'banda' Spalletti non ha mollato un centimetro, restando nella metà campo del Leicester alla costante ricerca del goal. Zero cedimenti, nemmeno dopo aver incassato la rete del 2-0 da Barnes, giunta su un altro errore in appoggio che ha concesso ai britannici di scatenarsi in contropiede e battere Ospina.
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GettyUn Napoli dai due volti, ma che ha già addosso il chiaro imprinting spallettiano, col tecnico di Certaldo bravo a lavorare in primis sulla testa e parallelamente fornire le idee necessarie a dare un gioco alla squadra. Per tutti i 97 minuti andati in scena al 'King Power Stadium' personalità e trame sono rimaste immutate, in un copione che ha visto il Napoli soffrire le folate avversarie ma nel contempo imporre il proprio ritmo col pallone tra i piedi. E, a differenza delle chances sprecate sotto porta del primo tempo, punendo con efficacia nel secondo trascinato da un Osimhen al quale le cose difficili sembrano piacere più di quelle facili.
Il nigeriano ha guidato gli azzurri alla rimonta con una doppietta da grande attaccante, facendosi perdonare i grossolani errori della prima frazione commessi negli ultimi 20 metri. Osimhen e i cambi in corsa hanno dato al Napoli la forza per restare aggrappato alla gara: bene Elmas e Petagna, benissimo Politano ed un Ounas che partita dopo partita conferma la sua crescita esponenziale rispetto al talento acerbo arrivato sotto al Vesuvio nel 2017, rivelandosi ancora una volta pedina preziosissima per gli schemi offensivi di Spalletti.
Al netto delle note liete, come detto, questo Napoli deve ancora 'formattare' qualche amnesia che manda a nozze gli avversari, sia nei meccanismi difensivi che quando c'è da non sbagliare palloni elementari in impostazione e palleggio. Aspetti su cui si può e deve migliorare, ma intanto il ruolino di inizio stagione dei partenopei promuove il lavoro svolto fin qui da Spalletti: 3 vittorie su 3 in campionato e il pari europeo strappato coi denti su un campo difficile come quello di Leicester. A metà settembre, la mano dell'allenatore è già tangibile.


