Il calcio è una fucina di storie pazzesche. E molte di queste si celano nelle pieghe delle carriere di calciatori di medio o basso rango, con vite meno esposte mediaticamente ma spesso molto più interessanti di quelle dei top player.
Un esempio di quanto le carriere dei gregari celino dettagli incredibili ce la offre Lee Young-pyo. Un nome che non risulterà familiare agli occhi di chi legge, ma che dalle parti di Roma qualcuno ancora ricorda per un motivo che vedremo più avanti.
Lee Young-pyo faceva parte della generazione d’oro del calcio coreano. Un movimento che aveva raggiunto le luci della ribalta grazie al quarto posto ottenuto nei Mondiali del 2002 ospitati in coabitazione con il Giappone.
Terzino di spinta e rendimento, abile su entrambe le fasce sia in copertura quanto in fase offensiva, Lee Young-pyo era arrivato in Europa grazie al PSV Eindhoven.
Gli olandesi lo prelevarono dal Anyang LG Cheetahs Football Club, che oggi si chiama FC Seul ed è la squadra più illustre della penisola asiatica. Almeno di quella meridionale.
A favorire la sua transizione dalla Corea ai Paesi Bassi fu Guus Hiddink, che non a caso lo aveva allenato nel suo periodo da commissario tecnico della Corea del Sud.
L’adattamento del terzino in Eredivisie è rapido, al punto che dopo una stagione in biancorosso conquista il campionato e viene premiato come miglior terzino destro del campionato olandese.
Un ulteriore salto verso la ribalta del calcio europeo arriva con il passaggio al Tottenham. La Premier League rappresenta una montagna ben più ardua da scalare per il coreano.
La sua prima stagione si chiude senza particolari sbavature ma nemmeno senza grossi spunti, il che mette il Tottenham nella posizione di ascoltare eventuali offerte.
In effetti una richiesta per Lee Young-pyo c’è e viene dall’Italia. Per la precisione dalla Roma, che individua il coreano come uomo giusto per consegnare a Luciano Spalletti il giusto rinforzo sulla fascia sinistra.
La trattativa - agevolata anche dai buoni rapporti che corrono tra i due club - viene intavolata e conclusa in fretta sulla base di 2 milioni di euro per il cartellino e un quadriennale da circa 800mila euro al calciatore.
Tutto fatto? Sì. Anzi no. Lee Young-pyo non salirà mai sull’aereo direzione Roma prenotato dal suo agente.
GettyIl coreano adduce come scusa degli imprecisati motivi di famiglia. Una giustificazione da libretto di scuola media superiore.
La realtà supera qualsiasi speculazione e fantasia. Nella notte precedente al suo sbarco nella capitale italiana, a Lee Young-pyo è apparso in sogno Dio.
L’Altissimo avrebbe suggerito al terzino di non intraprendere la nuova esperienza in Serie A. Un sogno vivido, al quale si può credere o meno, ma che a tutti gli effetti fece arenare la trattativa.
Tra lo sgomento generale e il grande imbarazzo di Tottenham e Roma, sarà il ds giallorosso Daniele Pradé a confermare la motivazione dietro al rifiuto del coreano.
“Era tutto definito, anche l’orario delle visite mediche, inaspettatamente e senza motivo alcuno, il calciatore ha detto di non volere più il trasferimento alla Roma, adducendo ragioni personali di natura religiosa”.
Un rifiuto abbastanza strano per un fervente religioso come Young-pyo, pronto a rinunciare a trasferirsi nella città di riferimento del Cattolicesimo. Ma d’altronde dall’alto hanno detto che è meglio di no, inutile dunque mettersi contro il Principale.
Il terzino volle però smentire ufficialmente questa versione, presentandosi in conferenza stampa e adducendo ancora una volta motivi personali e di famiglia dietro al rifiuto di trasferirsi a Roma e restare a Londra.
Ancora oggi aleggia il mistero sulla sua presunta visione mistica. Lee Young-pyo resta altri due anni al Tottenham, togliendosi la soddisfazione di vincere la Coppa di Lega nel 2008 prima di trasferirsi prima al Borussia Dortmund e poi accettare i contratti milionari di Al Hilal e Vancouver Whitecaps.
Fa sorridere il fatto che quella Coppa di Lega resti l’ultimo trofeo alzato dal Tottenham, così come la Roma non vinca una coppa proprio dal 2008. Forse Dio gli ha suggerito anche questo.


