Lavezzi Milito

Lavezzi-Milito, la coppia che non abbiamo mai visto al Genoa

Ezequiel Lavezzi e Diego Milito compagni d'attacco in Serie A: è successo davvero. Correva l'estate 2005 ed il Genoa di Preziosi, appena promosso, progettava la stagione del rilancio con una coppia offensiva tutta argentina.

Il sogno rossoblù però durò lo spazio di poche settimane, spazzato via dal ciclone relativo alla presunta combine di Venezia-Genoa che fece precipitare il Grifone in Serie C per illecito sportivo e costrinse Preziosi a lasciare andare via entrambi gli attaccanti argentini.

Ma se Milito sarebbe tornato sotto la Lanterna prima di andare a vincere il Triplete con l'Inter, Lavezzi invece un paio di anni dopo finirà al Napoli restando per sempre solo un rimpianto.

LAVEZZI AL GENOA: UN MATRIMONIO MAI CONSUMATO

Ezequiel Lavezzi Napoli 2007Getty

Il Pocho viene prelevato dal Genoa nell'estate 2004 quando, appena diciannovenne e reduce da una grande stagione nella Serie B argentina con l'Estudiantes, viene lasciato in prestito al San Lorenzo per farsi le ossa.

Lavezzi colleziona 29 presenze con 9 goal, mentre il Genoa conquista l'agognata promozione in Serie A e lo richiama alla base per fare coppia col connazionale Milito.

Anche se il ragazzino, come ammesso dall'allora tecnico rossoblù Francesco Guidolin, durante il ritiro non convince del tutto.

"Lavezzi arrivò in compagnia dei suoi procuratori, era un ragazzino di appena 20 anni che sognava il grande calcio .Timido, impacciato, in sovrappeso, rispetto al giocatore che oggi conosciamo: arrivò al ritiro di Neustift con almeno 5 chili in più rispetto al peso forma. Amava la buona tavola, ma capì che in ritiro con la squadra non bisognava esagerare. Mi colpì subito per le doti tecniche. Si notava lontano un miglio che con il pallone ci sapeva fare. Una coppia Lavezzi-Milito? Un incanto averli a propria disposizione, difficile disporre di meglio nel mondo".

Una coppia che i tifosi del Genoa non vedranno mai causa l'accusa di illecito sportivo che travolgerà la società ligure, retrocessa addirittura in Serie C e costretta a rispedire  Lavezzi in Argentina, mentre Milito finirà in Spagna. Con buona pace del presidente Preziosi.

"Lavezzi aveva già allora delle buone qualità. Ci fu segnalato, lo individuammo in Argentina con il nostro staff di osservatori e lo prendemmo lasciandolo giocare per un anno in prestito al San Lorenzo. Poi arrivò a Genova per la A, fu presentato fece la preparazione ma fummo retrocessi in C: in squadra avevamo anche Milito e non potevamo permettere di tenerli. Un vero peccato cedere Lavezzi. A Genoa lo avremmo potuto tenere due o tre anni. Poi però per quella che è la forza economica del Genoa comunque avremmo dovuto cederlo e probabilmente Lavezzi sarebbe finito a un grande club come Inter e Milan".

Alla fine, invece, Lavezzi nel 2007 torna in Italia grazie al Napoli che versa 6 milioni di euro al San Lorenzo. Il Pocho resterà sotto il Vesuvio cinque anni riportando gli azzurri in Champions League e vincendo una Coppa Italia prima del trasferimento al PSG per 30 milioni di euro.

NO AL TOTTENHAM: IL RITORNO DEL PRINCIPE

Diego Milito Genoa Napoli Serie A 21092016Getty

Milito invece, dopo aver giocato già una stagione e mezza in Serie B con i rossoblù, viene ceduto in prestito biennale con diritto di riscatto al Real Saragozza dove resterà tre stagioni segnando ben 59 goal in 127 presenze ma non riuscierà ad evitare la retrocessione. Nell'agosto 2008 così Milito viene rimesso sul mercato, dice no al Tottenham e decide di tornare al Genoa.

"Questa è la mia casa, è la mia gente. Volevo tornare solo qui e ho battuto i pugni sul tavolo, lunedì, quando il Saragozza voleva mandarmi a tutti i costi al Tottenham. Adesso riprendiamo quel filo interrotto tre anni fa...".

Milito, proprio sotto la Lanterna, diventerà definitivamente il Principe scrivendo il suo nome nella storia del glorioso club grazie ai 24 goal realizzati nella stagione 2008/09. Mai nessuno, prima o dopo di lui, è riuscito a fare meglio con la maglia del Genoa.

A maggio però arriva la chiamata a cui è impossibile dire di no, quella dell'Inter di Mourinho, con cui Milito vincerà il Triplete incrociando il gemello mancato Lavezzi solo come avversario. Il Pocho e il Principe, compagni il tempo di un'estate.

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