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Atalanta Real Madrid 2010-2011Goal

L'Atalanta sfida il Real Madrid: 10 anni fa vivevano in due universi differenti

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24 febbraio 2021: l’Atalanta si appresta a scrivere un’altra pagina della sua gloriosa storia recente sfidando il Real Madrid in un ottavo di finale di Champions League. Fa ancora un po’ sensazione, ma non fa più notizia, dopo le brillanti stagioni vissute dai nerazzurri tanto in Italia quanto in campo europeo.

Ma riavvolgendo il nastro di dieci anni, è facile rendersi conto di come – invece – una gara del genere deve fare notizia, eccome. Deve servire per evidenziare come, con le idee chiare e con in mano un buon progetto, la storia dello sport possa essere riscritta e che persino certi storici equilibri possano essere sovvertiti.

Torniamo indietro, dunque, al 24 febbraio del 2011, per apprezzare ancora di più il percorso compiuto dall’Atalanta.

Il Real Madrid guidato da Josè Mourinho è a caccia della celebre ‘Decima’, sogno che svanirà soltanto in semifinale, nel Clasico contro il Barcellona deciso da un Messi in versione alieno. Nella fase a gironi, i blancos non hanno mai perso, pareggiando soltanto una gara, proprio in Lombardia, sul campo del Milan, a San Siro. È la notte della storica doppietta di Pippo Inzaghi, che rovina il ritorno a Milano post-Triplete di Josè Mourinho.

Quel Real eliminerà il Lione e il Tottenham, con due ‘aggregate’ abbastanza significativi (4-1 e 5-0) salvo poi cadere, come detto, al cospetto del Barcellona di Leo Messi che vincerà poi la finale contro il Manchester United. Di fatto, quella semifinale tutta spagnola, fu una finale anticipata che mise uno di fronte all’altro Leo Messi e Cristiano Ronaldo, già all’epoca considerati universalmente i due indiscussi fuoriclasse mondiali.

Quel Barcellona vincerà anche la Liga, nonostante il Real Madrid possa contare su campioni del calibro di Cristiano Ronaldo, Kakà, Sergio Ramos, Angel Di Maria, Karim Benzema, Marcelo, Mesut Ozil, Iker Casillas, Xabi Alonso e Gonzalo Higuain. Ma non solo loro. Quel Real Madrid è già l’antenato di quella squadra che, negli anni successivi, riuscirà nell’impresa di vincere 4 Champions in 5 edizioni.

Real Madrid 2010-2011Goal

E l’Atalanta? L’Atalanta, il 24 febbraio del 2011, sta preparando la sfida di campionato contro il Sassuolo, club mai stato in A. Almeno fino a quel momento. Gli orobici, guidati da Stefano Colantuono, guidano la classifica del campionato di Serie B con 52 punti, con un solo punto di vantaggio sul Novara.

È la prima stagione dell’era Percassi, con la nuova proprietà subentrata alla storica proprietà Ruggeri dopo la retrocessione. Il mercato condotto dalla “nuova” Atalanta non regala al tecnico nomi altisonanti e, anzi, registra le partenze di Jaime Valdes, Manolo Gabbiadini, Tiberio Guarente e Javier Chevanton.

A Bergamo i principali colpi di mercato sono Matteo Ardemagni e Leonardo Pettinari, ma nessuno dei due lascerà mai il segno con la maglia della Dea. Cosa che invece riusciranno a fare alcuni giovani promettenti e altri giocatori di sicura affidabilità. Si tratta di Magnus Troest, arrivato in prestito dal Genoa, di Giacomo Bonaventura, rientrato dal prestito al Padova, di Migjen Basha, prelevato dal Frosinone, e di Cristian Raimondi, che fa così ritorno a Bergamo.

A trascinare quell’Atalanta, però, sono proprio i ragazzi che l’anno precedente non erano riusciti a salvare la Dea dalla retrocessione: capitan Cristiano Doni mette a segno 12 goal, bomber Tiribocchi ne realizzerà ben 14, ma anche Francesco Ruopolo dà il suo prezioso contributo con 8 reti. Ne segna ben 9 anche Giacomo Bonaventura, che con Barreto e Carmona compone spesso la linea di un centrocampo che può contare anche sul jolly Padoin. In porta c’è l’affidabilissimo Consigli, in difesa si alternano in tanti, ma tutti con ottimo rendimento, al punto da risultare la seconda miglior difesa del campionato, con solo un goal subìto in più rispetto al Varese.

Atalanta 2010-2011Goal

La grande festa promozione sarà soltanto il primo mattoncino che la Dea apporrà sulla sua incredibile scalata verso la gloria: quella sarà l’ultima stagione in Serie B per la compagine bergamasca che, dopo un saliscendi piuttosto frequente, con la proprietà Percassi si stabilizza in Serie A e, pian piano, nella colonna sinistra della classifica.

Ormai l’Atalanta è una grande realtà del calcio italiano e anche il gap tra la formazione titolare dei nerazzurri e quella del Real Madrid è tutt’altro che clamoroso: certo, i ‘Galacticos’ contano ancora su Benzema e Sergio Ramos, possono far leva su Modric e Kroos, schierano Courtois in porta e si coccolano i talenti brasiliani Vinicius e Rodrygo.

L’Atalanta, però, conta su una lunga serie di calciatori che farebbero comodo anche al Real di Zidane: da Zapata a Muriel, da Gosens a Ilicic, fino ai meno pubblicizzati De Roon e Freuler, elementi più che preziosi.

Il Real si presenta agli ottavi di finale da favorita e riuscire ad avere la meglio sui Galacticos sarà tutt’altro che semplice per l’Atalanta: tuttavia, analizzando le due formazioni che si sarebbero ipoteticamente sfidate nel 2011 e quelle che si sfidano oggi, esattamente dieci anni dopo, resta solo una cosa da dire: l’Atalanta e Percassi hanno già vinto.

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