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Laporta Lionel MessiGetty

Laporta riapre a Lionel Messi: "La sua storia al Barcellona non è finita, serve un finale migliore"

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Sembra passata una vita, ma in realtà è passato solo un anno da quando Lionel Messi si presentava in conferenza stampa e tra lacrime e ricordi annunciava il suo clamoroso addio al Barcellona, scrivendo una pagina di storia del calcio difficile da dimenticare.

Il resto è noto: il suo arrivo a Parigi, tra i sorrisi che stonavano con le espressioni di qualche ora prima, e la stagione andata ben al di sotto delle aspettative con la maglia del PSG.

E i fischi del Parc des Princes riservati alla "Pulga" e a Neymar, in occasione della sfida contro il Bordeaux e all'indomani dell'eliminazione dei parigini dalla Champions League: è successo praticamente di tutto.

Sembra lontanissimo, insomma, il suo passato in blaugrana, fatto di successi, titoli personali e di squadra, e tante, troppe emozioni per essere riepilogate e riassunte in poche righe.

Lontano sì, ma sempre presente e tirato in ballo a fasi alterne nel corso dei mesi, riferendosi sempre a un suo possibile ritorno: è stato così, ad esempio, dopo la nomina di Xavi come nuovo allenatore, sarà così anche in futuro, almeno finché Messi avrà la possibilità di scendere in campo.

Se poi ad alimentare questi discorsi è il presidente del Barcellona, i tifosi di tutto il mondo non possono che sperare che da ipotesi il rientro a casa della "Pulga" si trasformi in realtà.

Intervenuto prima della sfida amichevole tra il Barça e il Real Madrid in terra statunitense, il numero uno blaugrana, Joan Laporta, ha parlato proprio della situazione dell'argentino.

"Messi è stato tutto per il Barcellona, il miglior giocatore della sua storia, paragonabile solo a Johan Cruyff, ma il suo addio poteva accadere".

Laporta ha punzecchiato la precedente gestione, quindi, quella di Josep Maria Bartomeu, indicandola come causa per il mancato rinnovo di Messi.

"Abbiamo dovuto decidere in relazione alla situazione che abbiamo ereditato: il club è al di sopra di giocatori e allenatori. Come presidente del Barça ho fatto tutto quello che avrei dovuto fare, ma a livello personale penso di essere in debito con lui".

Ed è qui che il discorso si fa più interessante: perché nel concetto di "debito personale" rientra la visione di un finale diverso alla storia di Messi in blaugrana, considerando anche che il contratto con il PSG andrà in scadenza a giugno 2023.

"Credo e mi auguro che la storia di Messi al Barcellona non sia ancora finita: sta a noi riaprirla, merita un finale migliore di questo".
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