Appena 24 anni, compiuti lo scorso 14 febbraio, eppure la sensazione è che la carriera di Breel Donald Embolo sia già lunghissima: percezione non del tutto errata, considerato che dello svizzero nato in Camerun si parla già da ormai diversi anni. E benissimo peraltro.
Merito di un fisico importante che, già in tenera età, lo collocava tra i migliori talenti presenti sul panorama calcistico europeo: le stigmate del predestinato per l'esordio a 17 anni con la prima squadra del Basilea, con tanto di ingombranti accostamenti come sempre accade per le giovani stelle in ascesa.
Anche quel primo gettone in Champions League raccolto a soli 17 anni e 263 giorni lasciava presagire un futuro roseo per Embolo, bloccato però sul più bello da un terribile infortunio occorsogli nell'ottobre 2016: a pochi mesi dall'inizio dell'esperienza in Germania allo Schalke 04 si fratturò la caviglia sinistra e dovette rimanere fermo per un anno intero, tra mille rinvii per delle condizioni che non volevano saperne di migliorare.
Embolo ha dunque dovuto ricostruire la propria carriera praticamente da zero, ma il tanto atteso salto di qualità non è mai avvenuto: una manciata di goal (12 per l'esattezza) nel triennio trascorso allo Schalke 04, che nel giugno 2019 lo ha ceduto al Borussia Moenchengladbach.
Anche in bianconero, i numeri realizzativi non sono stati esattamente il suo forte: 14 reti in due anni sotto l'ala protettiva di Marco Rose, che da luglio sarà il nuovo allenatore del Borussia Dortmund. Toccherà al suo sostituto, Adi Hütter, guidare Embolo verso nuovi orizzonti, possibilmente di gloria.
Le difficoltà incontrate coi club non hanno intaccato l'avventura di Embolo con la nazionale svizzera: Petkovic lo ha quasi sempre convocato durante la sua lunga gestione, facendolo esordire a 18 anni e un mese in un'amichevole pareggiata contro gli Stati Uniti.
Dei 6 goal realizzati con la Svizzera da Embolo, l'ultimo è parecchio recente: il momentaneo vantaggio contro il Galles, un colpo di testa con cui ha messo in mostra tutta la sua prepotenza fisica, caratteristica che gli tornerà utile contro due corazzieri come Bonucci e Chiellini.
Il popolo elvetico continua a riporre enormi speranze sul suo 'Golden Boy' e resta in perenne attesa di assistere alla sua definitiva consacrazione: l'Italia, ovviamente, si augura che ciò avvenga il più tardi possibile.
Italia che peraltro è da sempre nel destino di Embolo, il quale qualche anno fa ha ammesso di ispirarsi a Mario Balotelli.
"Mi piace Balotelli, mi ispiro un po' a lui come giocatore. Quello italiano è un campionato di altissimo livello, forse in passato qualche opportunità di arrivarci c'è stato, in futuro chissà. Mi piacerebbe".
Non solo, i tifosi del Borussia Moenchengladbach hanno utilizzato proprio le note di una celebre canzone italiana come 'Ti Amo' di Umberto Tozzi per dedicare un coro al loro idolo. Omaggio molto apprezzato dal diretto interessato. La stella della Svizzera con l'Italia nel destino.
