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Lionel Messi Argentina Last Dance HIC 16:9GOAL

La Last Dance di Messi: pronte le lacrime quando il GOAT dirà addio alla Coppa del Mondo

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Come milioni di altri appassionati di sport in tutto il mondo, anche l'allenatore dell'Argentina Lionel Scaloni si è commosso per l'addio al tennis di Roger Federer. Non è facile dire addio a un 'GOAT', e non c'era una persona di quelle presenti alla O2 Arena di Londra la sera del 23 settembre che non stesse piangendo.

"Tutti erano emozionati e pensavano: 'Non sarà più qui, non giocherà più'". Ha detto Scaloni.

"Quanti di noi vorrebbero vedere ancora Federer giocare a tennis? Era meraviglioso vederlo giocare... E la stessa cosa accadrà con Messi".

Il 'GOAT' del calcio non chiuderà certo la sua carriera di club dopo Qatar 2022, ma sarà l'ultima occasione per vederlo giocare un Mondiale.

Lo ha già detto Messi stesso, ammettendo di "fare il conto alla rovescia" all'inizio del torneo.

La sua eccitazione è comprensibile, ovviamente. L'Argentina arriverà in Qatar forte di un'imbattibilità di 35 partite, che comprende una trionfale Coppa America 2021 culminata con la vittoria sugli acerrimi rivali del Brasile per la prima volta in 28 anni.

La vittoria collettiva a Rio è stata anche un trionfo personale per Messi. Per anni è stato perseguitato da ridicole accuse secondo le quali la sua pretesa al titolo di più grande giocatore di tutti i tempi sarebbe stata screditata dalla mancanza di un trofeo importante a livello internazionale.

La Copa America, quindi, ha rappresentato una liberazione, come sottolineato in modo toccante dal modo in cui si è accasciato sul manto erboso in lacrime al momento del fischio d'inizio al Maracanà.

Lionel Messi Argentina Brazil Copa America 2021 GFXGetty/GOAL

Quella sera non segnò, ma il torneo gli appartiene: Messi vinse sia la Scarpa d'Oro che il Pallone d'Oro, avendo partecipato direttamente a nove dei 12 gol del suo Paese, segnandone cinque lui stesso.

"Non potevo lasciare la nazionale senza aver vinto qualcosa", ha ammesso in seguito a Diario Sport.

La sua determinazione a conquistare un riconoscimento importante ha però avuto il suo prezzo sul piano mentale e fisico, esacerbato dal suo tumultuoso addio al Barcellona poco più di un mese dopo.

Come ha rivelato Scaloni, è stato anche "colpito duramente" da Covid-19. Tutto ciò spiega perché il suo 2022-23 al Paris Saint-Germain sia stato così poco soddisfacente.

Di certo non è sembrato se stesso in una squadra con innumerevoli problemi, sia nello spogliatoio che a livello di consiglio di amministrazione, ed è stato persino etichettato come "truffatore" dall'ex ala del PSG Jerome Rothen dopo la sconfitta in Champions League contro il Real Madrid all'inizio di quest'anno.

Da allora, però, è tornato il vero Messi. L'aver svolto un'adeguata preparazione estiva ha avuto un ruolo fondamentale in quello che è stato un inizio sensazionale per la campagna 2022-23.

Tuttavia, ha anche beneficiato di un cambiamento di mentalità, ammettendo lui stesso di essere tornato dalle vacanze estive con un atteggiamento diverso, più concentrato e determinato.

La Coppa del Mondo ha ovviamente aiutato in questo senso. I suoi occhi sono rimasti fissi sul premio per mesi. Voleva essere nella migliore forma possibile per il Qatar, perché sa che questa è un'occasione d'oro per la Nazionale e per se stesso.

La pressione può essere diminuita in termini di vittoria di un importante trofeo internazionale, ma anche Messi uno come messi può sentire la tensione. La Coppa del Mondo significa molto, e l'Argentina ha una possibilità concreta di gloria.

"C'è un po' di ansia e di nervosismo", ha confessato in un'intervista a Star+. "È l'ultima, come faremo? Sì, da un lato non vediamo l'ora che arrivi. Ma, dall'altro lato, abbiamo paura perché vogliamo che vada bene".

In effetti, Messi è perfettamente consapevole che la sua ultima occasione di vincere la Coppa del Mondo potrebbe anche essere la migliore. Ha ovviamente giocato in squadre nazionali più talentuose, ma mai così unite.

Lionel Messi Argentina Italy GFXGetty/GOAL

Come ha detto lui stesso, la squadra del 2010, guidata da Diego Maradona, era "spettacolare" ma mentalmente fragile, e "impazzì" nella partita persa per 4-0 ai quarti di finale contro la Germania.

L'Argentina è stata nuovamente battuta dai tedeschi in finale quattro anni dopo, e quella sconfitta ai tempi supplementari brucia ancora. Messi sostiene che avrebbero meritato di vincere.

Il torneo del 2018, invece, è stato assolutamente caotico dall'inizio alla fine, con l'Argentina che si è qualificata solo grazie a una tripletta di Messi nella fase a gironi contro l'Ecuador.

La sua prestazione di quella sera ha ancora una volta messo in ridicolo l'opinione a lungo sostenuta che non sia mai stato decisivo per il suo Paese, che fosse in qualche modo incapace di condurre una squadra in difficoltà alla vittoria. L'ex attaccante argentino Hernan Crespo ha parlato a nome di molti quando ha detto: "Messi non è Maradona".

Ma poi, come ha sottolineato il leggendario Jorge Valdano, Messi ha raggiunto un livello di eccellenza duraturo nella sua carriera che il suo ex compagno di squadra semplicemente non è stato in grado di raggiungere, per una serie di ragioni.

Lionel Messi Argentina Jamaica 2022 GFXGetty/GOAL

"Maradona era Maradona a volte", ha detto il vincitore della Coppa del Mondo, "Messi è Maradona ogni giorno".

È anche un mito che Maradona abbia vinto il Mondiale del 1986 in Messico da solo. Il numero 10 ha dominato una Coppa del Mondo come nessun altro giocatore nella storia, ma è stato abilmente supportato da una serie di giocatori di prima classe, Valdano compreso.

Nonostante la scarsa preparazione, l'Argentina era una squadra vera, ispirata da Maradona. Dei paralleli con l'attuale gruppo di giocatori di Scaloni ci sono.

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