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Jamal LoweGetty Images

L'incredibile viaggio di Jamal Lowe: da insegnante di Educazione Fisica alla Premier League

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Di viaggi tortuosi la storia del calcio n'è piena zeppa. Risalite insperate, favole a lieto fine, scommesse vinte: le definizioni si sprecano. La sconfinata saga dei 'from the bottom to the top' ci ha regalato nel corso degli anni storie di ogni genere, ma soprattutto da raccontare. Qualcosa di unico, come un insegnante di Educazione Fisica che finisce a calcare i campi della Premier League. Sì, è successo anche questo.

Protagonista dell'incredibile scalata è Jamal Lowe, oggi attaccante del Bournemouth, ma con un passato speso dietro ad una cattedra. Proprio così perché c'è stato un periodo in cui il calcio sembrava destinato a divenire un fattore meramente secondario nella sua vita.

Il suo percorso con il pallone tra i piedi, infatti, prende corpo nel settore giovanile del Barnet - con cui debutta tra i professionisti (in Football League Two) nel 2012 - prima di essere ceduto in prestito, sballottato qua e là tra le serie dilettantistiche: nel suo curriculum finiscono le esperienze con Hayes & Yeading United, Boreham Wood, Hitchin Town, St. Albans City, Farnborough, Hemel Hempstead e Hampton & Richmond, ma nessuna sembra avere i connotati del trampolino buono per dare forma ai propri sogni.

Il punto di non ritorno, quello che rischia di mandare tutto in frantumi, arriva quando veste la maglia dell'Hemel Hempstead. Siamo nell'ottobre del 2015 e al culmine di una settimana come tante che lo vede impegnato per oltre trenta ore a scuola, raggiunge i compagni di squadra nell'Hampshire per sfidare il Gosport Borough. Lo fa dopo un viaggio di due ore in pullman, ma una volta giunto negli spogliatoi - mentre si sta cambiando - scopre non solo di non figurare tra i titolari ma di non essere nemmeno tra i calciatori in panchina. Ad attenderlo c'è un'umiliante tribuna. Un colpo durissimo, a maggior ragione dopo quel lungo viaggio intriso di speranze e di voglia di scendere in campo.

E invece arriva puntuale la batosta. Una di quelle che fanno male al punto da spingerlo insieme al padre (che l'aveva raggiunto) a risalire in macchina e a tornare a casa. E' il punto più basso di una carriera apparentemente senza sbocchi e i guadagni non certo elevati di un calciatore dilettante lo spingono di conseguenza a tuffarsi a tempo pieno nel lavoro.

"Venivo pagato in contanti ma non erano molto soldi. Me li consegnavano in una busta. Non era abbastanza per vivere, ho dovuto tuffarmi nel lavoro a tempo pieno”, le sue parole a 'SPORTbible'.

Ed è qui che - riavvolgendo il nastro al gennaio dello stesso anno, quando ancora giocava nel St. Albans - entra in gioco Jon Nurse, un suo ex compagno di squadra al Barnet che gli propone di lavorare come insegnante part-time in una scuola, la LTB Academy. Inizia tutto così, quasi per caso: prima con un impegno di due giorni alla settimana fino ad un vero e proprio impiego a tempo pieno. E Jamal, giorno dopo giorno, ritrova il sorriso.

"Inizialmente parlare con 30 ragazzi che non sai se ti vogliono ascoltare è stato difficile, ma col tempo è diventato gratificante.
Ci sono sempre alcuni ragazzi in ogni classe che quando si tratta di Educazione Fisica non sono così sicuri di se stessi e rimangono in disparte cercando di essere coinvolti il meno possibile. Ma quando riescono a sciogliersi e a diventare più partecipi la sensazione è incredibile.
Volevo ottenere il massimo anche dal bambino più timido della classe. Di recente ho ricevuto alcuni messaggi da alcuni dei miei ex studenti. È pazzesco. Ero il loro insegnante di educazione fisica".

Nonostante un lavoro decisamente appagante, Lowe proprio non ce la fa a riporre nel cassetto il sogno di poter sfondare nel calcio. E una nuova opportunità riaccende la luce: firma per l'Hampton & Richmond, formazione di settima divisione, ossia un gradino più sotto rispetto alla sua ultima esperienza.

"Sembrava che il mio sogno di diventare un calciatore professionista fosse ormai finito, ma poi sono passato all'Hampton & Richmond, che all'epoca giocava in una categoria inferiore. Questo era visto da molti come un passo indietro, ma è proprio da lì che sono tornato a divertirmi giocando calcio".

Nel suo caso divertimento fa rima con risultati: segna 29 goal in 48 partite contribuendo a suon di grandi prestazioni alla promozione dell'Hampton nell'attuale National League South. Letteralmente rigenerato anche dal punto di vista sportivo, Lowe decide di tentare il clamoroso all-in: lascia il lavoro da insegnante per dedicare anima e corpo al calcio con la speranza di salire sempre più in alto.

"Andavo al parco di West Harrow da solo ogni singolo giorno con tutta la mia attrezzatura da allenatore: palloni, coni, paletti. Mi mettevo a dribblare i coni da solo".
È stata una decisione folle lasciare il lavoro come insegnante. Dal punto di vista finanziario, quei mesi sono stati davvero duri. Avevo ancora un'auto e un telefono da pagare e vivevo a casa di mia madre. È stato un periodo pazzesco, ma per fortuna è arrivato il Portsmouth".

Proprio così perché le sue prestazioni non sfuggono agli occhi degli scout del Portsmouth che ad ottobre del 2016 gli fa firmare un pre-contratto prima di ingaggiarlo ufficialmente alle porte del nuovo anno.

Da insegnante disoccupato a calciatore professionista. Sembra un film, e invece non è nient'altro che la più entusiasmante delle realtà per un ragazzo che per il calcio è arrivato a scommettere sulla la sua stessa vita. Quello che ancora non sa è che il bello deve ancora venire.

In sei mesi segna 4 goal in 14 partite e insieme al Portsmouth festeggia il salto dalla League Two alla League One, la nostra Serie C per intenderci. Con i Pompey gioca per altre due stagioni chiudendo la sua esperienza con un totale di 30 reti in 119 gare prima di alzare nuovamente l'asticella.

Nell'estate del 2019 l'incredibile viaggio dalla settima divisione ai vertici del calcio inglese continua: il tecnico Paul Cook - suo mentore - lo vuole di nuovo con sé, ma questa volta al Wigan in Football League.

"Il calcio è fatto di opinioni. La gente spesso si chiede chi sia il più grande di tutti i tempi: Una persona dirà di amare Ronaldo, l'altra dirà Messi. Lo stesso vale con gli allenatori. A qualcuno piacerai ad altri no. Si tratta solo di cercare di rimanere coerenti e trovare quello giusto per te: se lavori abbastanza, ce la farai".

Passione, perseveranza e duro lavoro. Ingredienti fondamentali per tenere accesa una fiamma che soltanto pochi anni prima sembrava ormai sul punto di esaurirsi. Nel frattempo, l'annata con lo Wigan - club in amministrazione controllata e retrocesso dopo una penalizzazione di 12 punti - gli frutta la chiamata dello Swansea.

Jamal Lowe SwanseaGetty

E in terra gallese inscena la sua miglior stagione tra i professionisti: segna 14 volte e sfiora il sogno Premier League arrendendosi solamente al Brentford nella finalissima playoff. Ad attenderlo non c'è il tanto atteso salto in massima serie, ma comunque un'estate ricca di emozioni, tutte concentrate nelle battute conclusive della sessione estiva del 2021.

"Era la prima volta che ero protagonista di una trattativa nell'ultimo giorno di mercato. Avevo ricevuto una telefonata in cui mi avevano parlato dell'interesse del Bournemouth.
"Io stavo molto bene allo Swansea, ma quando ho visto che la questione si faceva sempre più concreta ho desiderato che il trasferimento si concretizzasse, per cui ho guidato fino a Bournemouth e ho raggiunto l'accordo".

Lowe diventa quindi un nuovo giocatore del Bournemouth il 31 agosto 2021. L'ennesima tappa del percorso, quella che lo porterà a toccare il punto più alto: i Cherries chiudono secondi alle spalle del Fulham e il sogno questa volta diventa realtà. L'ex insegnante di Educazione Fisica ce l'ha fatta: è un giocatore della Premier League.

E il resto, ovviamente, è pura attualità. Lowe ha debuttato in massima serie il 13 agosto scorso entrando nel finale di partita contro il Manchester City di Guardiola all'Etihad.

"Ricordo di essermi guardato intorno e di aver visto De Bruyne e Haaland in campo. È stato surreale".

Nell'album dei ricordi finiscono anche le sue prime istantanee con la maglia della Nazionale: nato a Londra, Jamal ha scelto di rappresentare la Jamaica e il 28 settembre ha sfidato in amichevole l'Argentina di Messi.

"Non riuscivo a smettere di sorridere, anche quando ero in campo... Non ho mai sorriso quando la mia squadra ha subito goal, ma quando ha segnato contro di noi non ho potuto fare a meno di sorridere per quello a cui stavo assistendo".

A 28 anni, però, non è ancora tempo per smettere di sognare:

"Voglio giocare la Coppa del Mondo con la Giamaica. I prossimi Mondiali si giocheranno negli Stati Uniti e io voglio esserci".

Il lavoro a tempo pieno come insegnante, gli allenamenti da solo in un parco, l'esordio in Premier League e la sfida contro Messi. Per arrivare dove è ora, Lowe ha superato tantissimi ostacoli ed enormi difficoltà, senza temere alcun tipo di sfida. Per questo motivo quella che porta a USA 2026 non può che essere alla sua portata.







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