Kvaratskhelia GutiGetty Images

Kvaratskhelia si racconta a DAZN: "Il mio giocatore preferito era Guti"

Khvicha Kvaratskhelia. All'inizio l'obiettivo era quello di imparare il suo nome e cognome, a pronunciarli correttamente, a non commettere errori di battitura in quel labirinto di consonanti. Poi ci siamo resi conto che fermarlo in campo, per i difensori che se lo ritrovano di fronte, è una missione ancora più complicata. Spesso impossibile, anzi.

Il Napoli l'ha scovato chissà dove, un colpo di mercato - e mai come questa volta il termine non è affatto abusato - che ha lasciato a bocca aperta perfino un mago del mestiere come Walter Sabatini. E quattro mesi e mezzo dopo il suo fulminante sbarco in Serie A, Kvaratskhelia si racconta a DAZN.

"Se mi aspettavo un impatto così devastante? Non saprei, ma ho sempre fatto di tutto affinché questo accadesse. Io faccio il massimo per la squadra e il resto lo fanno i tifosi. Tantissimi georgiani hanno iniziato a tifare Napoli da quando ci gioco io.
Uno dei giocatori più forti d'Europa? Sono ancora lontano da questa definizione, ma farò il possibile per confermarla. Non me l'aspettavo, da un paese così piccolo è difficile arrivare a una grande squadra. Era il mio sogno giocare in un club rinomato come il Napoli, ma ho ancora tanta strada da fare".

Chi è il difensore più difficile da sfidare? Uno del... Napoli.

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"In allenamento affrontare Di Lorenzo è sempre molto difficile: lui è un grande difensore".

Ma come si marca uno come Kvaratskhelia?

"Io cerco spesso di imparare nuove giocate e soluzioni, per diventare più imprevedibile. Quindi quello che si racconterà su di me sarà già vecchio e superato. Non potrà mai essere utile ai difensori".

Quando gli si chiede del suo giocatore preferito da ragazzino, ecco che spunta un nome che ha poco a che fare con il suo ruolo.

"Guti. Lo guardavo sempre e mi piaceva il suo modo di giocare. Era già grande quando lo seguivo io e poco dopo ha lasciato il calcio. Dopo Guti il mio preferito è diventato Cristiano Ronaldo".

Shota Arveladze ha detto che il fratello di Kvaratskhelia è ancor più forte di lui.

"Sì, sì, è vero! Però deve ancora dimostrarlo. Ha tutte le capacità per diventare più forte di me. Gioca come me: ala sinistra e attaccante".

Com'è stata la trattativa con il Napoli?

"È durata molto, circa due anni. Ero contento che una squadra così grande si stesse interessando a me. Non vedevo l'ora di indossare la maglia del Napoli. Altre squadre italiane? Di preciso non lo so. Sentivo ogni tanto che c'era l'interesse anche di altre formazioni, ma avendo l'offerta del Napoli non ho pensato ad altro. Ha degli ottimi giocatori e mi piaceva come giocavano. La città è stupefacente per la sua bellezza e i napoletani sono persone eccezionali. Per me questa città è amore".
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