Pubblicità
Pubblicità
KARIM ADEYEMIGetty Images

Karim Adeyemi: la nuova star del calcio tedesco su cui punta il Borussia Dortmund

Pubblicità

In una nazionale in cui trovano regolarmente spazio due giocatori nati nel 2003, vedere un classe 2002 non dovrebbe lasciare più di tanto a bocca aperta. Ancora meno sorprendente se si tratta di uno di quei giocatori che vengono definiti “predestinati”. In fondo, tutti in Germania sapevano che prima o poi Karim Adeyemi sarebbe arrivato.

La sua parte finale di 2021 ricorda sinistramente quella di Erling Haaland due anni fa, pur con le dovute proporzioni specialmente in termini di hype e numeri generati. In comune hanno poco, se non la maglia del Salisburgo e un trasferimento al BorussiaDortmund. Curiosamente, il suo acquisto è stato ufficializzato un'ora dopo la cessione di Halaand al Man City. Ma non chiamatelo sostituto.

La concorrenza era spietata. Il Bayern, ovviamente, lo seguiva, anche se partiva un po’ più dietro rispetto alle altre, stando a quanto si diceva in Germania. Il motivo sarebbe stato il poco spazio che Adeyemi rischiava di trovare: la possibilità di finire dietro nelle gerarchie di Nagelsmann, come è già successo al suo amico Musiala, sembrava più che concreta. Non perché non ne fosse all’altezza, ma per una questione di traffico.

In fondo, se dovessimo ragionare sui sentimenti e sui sentimentalismi, dovremmo anche ricordare che il talento esploso nel Salisburgo, è di padre nigeriano e madre rumena, ma a Monaco ci è nato e cresciuto. E ha persino giocato per il Bayern, quand’era poco più che un bimbo: giocava nel Forstenried, squadra del suo quartiere, quando il suo talento era stato notato dagli scout.

Karim Adeyemi Salzburg 2021/22Getty

L’esperienza nella squadra più importante di Germania è durata solo un anno. I suoi comportamenti un po’ troppo vulcanici avevano fatto propendere tutte le parti per un ritorno a casa.

“Quando era al Bayern non si è comportato bene, ha fatto alcune cose sbagliate, ma ad un ragazzo di 10-11 anni va permesso anche di fare qualche errore - ha raccontato Hermann Gerland, ‘la Tigre’, un’istituzione al Bayern e per anni tecnico nel settore giovanile e nella seconda squadra, al podcast 'Der Sechzehner' - Abbiamo psicologi ed educatori al campus che vogliono solo giocatori molto buoni. Potrebbero averlo obbligato anche a tagliarsi i capelli. Ho provato a riportarlo o chiamato sua madre, ho detto che ci avrei pensato io a risolvere i problemi. Ho fatto di tutto per mantenerlo a Monaco”.

Un altro passaggio nella squadra del suo quartiere prima di unirsi ad un’altra squadra monegasca, seppur di tutt’altra dimensione, più periferica: l’Unterhaching, attualmente in quarta serie, con un recente passato anche nella 3.Liga. Qui ha incontrato Manfred Schwabl, presidente e mentore. Ha offerto una sistemazione a tutta la famiglia nel centro tecnico, dove Adeyemi è cresciuto.

"Karim era un piccolo mascalzone. Quando si trattava di andare a scuola dovevamo spingerlo a forza fuori dalla porta. Se vai a scuola dimenticando il materiale per fare i compiti, non puoi dare la colpa alle insegnanti. Karim ci ha messo un po', ma alla fine è riuscito a maturare" ha detto Schwabl a Goal e SPOX a settembre.

A livello giovanile Adeyemi ha bruciato le tappe, arrivando a giocare appena sedicenne con gli Under-19 e le prime convocazioni in nazionale, proponendosi come uno dei più forti della sua età. Attaccante prevalentemente centrale, ma in grado di giocare su tutto il fronte, anche come seconda punta, mancino, rapido, tecnico, con un fisico non mingherlino (180 cm di altezza) e una buona capacità di resistere ai contrasti.

Karim Adeyemi Germany 0921Getty

Nel 2018 a mettergli gli occhi addosso è stato il Salisburgo, che lo ha portato in Austria offrendo all'Unterhaching oltre 3 milioni di euro più il 22,5% della futura rivendita. Una scelta che ha permesso ad Adeyemi di giocare subito contro i professionisti, nel Liefering, la seconda squadra del club che milita nella seconda serie, arrivando persino all’esordio assoluto con i professionisti nella sua seconda stagione lontano da casa. Giocando in Germania, contro l’Eintracht Francoforte, in Europa League.

Lo scorso anno è stato utilizzato perlopiù in uscita dalla panchina, ma è stato coinvolto in 16 goal in poco più di un migliaio di minuti. Per questo i 23 goal in 43 partite segnati quest'anno sorprendono il giusto. Perché tutti sapevano che, prima o poi, Karim Adeyemi sarebbe arrivato. Più prima che poi: a gennaio ha compiuto 20 anni, ma è già l’attaccante titolare e la stellina più luminosa di un club che gioca in Champions League. Peraltro si è procurato tre rigori al suo esordio contro il Siviglia e pure un altro paio contro il Lille alla seconda. Impatto devastante, sulle orme di Haaland, anche se a livello gerarchico Adeyemi è l’erede di Patson Daka, passato al Leicester.

Ovviamente la Germania lo ha monitorato con attenzione. Stefan Kuntz lo ha convocato a maggio per la fase finale di Euro Under 21, che ha vinto giocando tutte e tre le partite entrando dalla panchina. La sua velocità non è passata inosservata nemmeno agli occhi del neo CT Hansi Flick, che ha mandato Gerland, oggi scout della DFB, ad osservarlo in Austria.

Recensione evidentemente positiva. Non che ci fossero dubbi. Il CT lo ha chiamato al primo giro di convocazioni a settembre. E ha pure segnato all’esordio contro l’Armenia: gli sono bastati una ventina minuti e un taglio in profondità per aprire la difesa, nel suo stile, ricevendo l’assist di Wirtz (2003) e battendo il portiere in uno-contro-uno. Anche a ottobre sul campo della Macedonia ha inciso, stavolta offrendo un assist a Musiala (2003 pure lui).

Adeyemi PS itaGetty/Goal

Nel frattempo Adeyemi a Salisburgo è crsotto gli occhi di uno degli allenatori più giovani in circolazione, Matthias Jaissle. Lo ha messo nelle condizioni migliori per rendere, dandogli massima libertà offensiva in coppia con lo svizzero Okafor. Anche lui in cuor suo sapeva che il futuro del super talento tedesco sarebbe lontano dall’Austria.

“Gli posso solo augurare di fare la migliore scelta per il suo futuro”.

Se lo augurano anche a Dortmund.

Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0