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Kacper Kozlowski, il Pogba polacco: il più giovane esordiente nella storia degli Europei

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Il calcio polacco è alla ricerca di un nuovo leader. Robert Lewandowski continua a trascinare la propria Nazionale, ma - seppur sia nel miglior stato di forma della carriera - sta per compiere 33 anni.

Ecco perchè il talento emergente di Kacper Kozlowski nelle ultime due stagioni ha offerto speranza ai tifosi della Polonia, che presto avranno un'altra stella a cui aggrapparsi.

Le cose, però, potevano essere decisamente diverse: nel gennaio 2020, Kozlowski e due suoi compagni di squadra del Pogon Szczecin sono stati coinvolti in un incidente automobilistico mentre si stavano recando agli allenamenti.

Kozlowski è stato il più gravemente ferito dei tre, rimediando una frattura al bacino e tre vertebre rotte nella parte bassa della schiena. A causa del danno alla colonna vertebrale, è stato dotato di uno speciale busto da indossare durante il recupero.

E anche se i guai fisici non sono mai stati ritenuti pericolosi per la carriera, il fatto che Kozlowski sia stato in grado di superare quelle avversità testimonia la sua determinazione.

"Non sono riuscito ad allenarmi per quasi sei mesi - racconta Kozlowski a Goal in un'intervista esclusiva - è la cosa peggiore che possa capitare da giovane. Ma dopo essere tornato ad allenarmi individualmente, ho sentito che le cose stavano tornando ad andare nel verso giusto".

"È stato un momento difficile della mia vita, ma mi concentro sul presente e non penso al passato. Ho perso alcune partite, ma da allora ho lavorato ancora di più. Mentalmente, per il futuro questo potrebbe aiutarmi".

Kozlowski sembra sicuramente aver recuperato il tempo perso, con il 17enne che si è preso un ruolo da titolare nel centrocampo di Pogon in stagione e a marzo è stato anche convocato a sorpresa dal ct della Polonia Paulo Sousa debuttando contro Andorra nelle qualificazioni Mondiali.

Un'escalation che lo ha proposto di diritto per Euro 2020, ufficialmente convocato per la spedizione continentale di giugno. Dove è diventato anche il più giovane esordiente nella storia degli Europei, bruciando il record di Bellingham che aveva esordito 6 giorni fa: a 17 anni e 246 giorni ha scritto un nuovo record. E non a partita finita, ma al 55' della delicata sfida con la Spagna.

Un exploit ben diverso dagli inizi, visto che il ragazzo fino ai 10 anni giocava solo per strada con gli amici. Poi si è unito al Baltyk Koszalin, che ha subito capito di avere un talento speciale tra le mani. Si dice che in alcuni allenamenti Kozlowski e un suo compagno, per gaarantire equilibrio, venissero sfidati da ben 6 avversari...

Dopo tre anni è stato notato dal Pogon, che per assicurarselo ha battuto la concorrenza del Lech Poznan.

"Quando è entrato nelle giovanili, era molto sicuro di sè - ha ricordato a 'Sport.pl' il tecnico delle giovanili del Pogon Patryk Dabrowski - È molto fiducioso, ma non ribelle o arrogante. Viaggia su questo sottile equilibrio".

"Questo lo aiuta in campo, perché, ad esempio, non ha paura di dribblare o giocare in modo non accademico. Non è raro che i giovani calciatori abbiano abilità, ma non le sfruttano al massimo. I loro limiti sono nella testa, motivo per cui optano per soluzioni più semplici. Kacper non è così: sa di essere bravo".

Kozlowski ha iniziato rapidamente a scalare le gerarchie nelle varie squadre giovanili del Pogon: dopo aver segnato nove goal e fornito quattro assist in 15 partite con l'Under 19 durante la stagione 2018/19, si è ritrovato ad allenarsi con la prima squadra all'età di 15 anni.

Dopo aver impressionato l'allenatore Kosta Runjaic, ha esordito come sostituto nell'ultima partita stagionale del Pogon in Ekstraklasa contro il Cracovia Krakow. A 15 anni e 215 giorni, è diventato il terzo giocatore più giovane nella storia del campionato.

Quattro mesi dopo, nel settembre 2019, Kozlowski ha impressionato gli scout di tutta Europa mentre trascinava la Polonia U17 alla finale della Syrenka Cup. In finale avrebbe affrontato un'Inghilterra capitanata da Jude Bellingham, con Kozlowski unitosi a Harvey Elliott e Jamal Musiala segnando nel 2-2 culminato col trionfo ai rigori dei Tre Leoni.

Una delle squadre presente con osservatori era il Manchester United, che insieme a club di Francia, Italia e Germania hanno iniziato a seguire da vicino la crescita di Kozlowski. Progressi interrotti dopo il suo incidente all'inizio del 2020, ma dopo essere tornato in campo nel precampionato, nel 2021 è andato sempre più forte.

"Un talento così nasce ogni pochi anni - ha detto Dabrowski - Finora non ho mai avuto a che fare con un calciatore più talentuoso di lui".

"Non ho paura che queste parole lo influenzino, perché con voci, aspettative e pressioni ci convive. In realtà ciò lo motiva a lavorare ancora di più".

Questo è certamente il caso di Kozlowski, che desidera migliorare tutto del suo gioco dopo il goal e i tre assist in 19 partite di campionato di questa stagione.

"Fin da bambino, il mio idolo è stato Cristiano Ronaldo. Tuttavia, nel tempo, ho iniziato ad ammirare più Paul Pogba - rivela - Penso di poter dare di più alla squadra come centrocampista offensivo, ma posso anche lavorare come mediano".

"Lavoro su entrambe le fasi, ma mi trovo meglio in un ruolo avanzato. Sono un giocatore a cui piace competere e lottare per tutto, rischiare e andare uno contro uno o due avversari. Vorrei migliorare nel tiro dalla lunga distanza e forse sulle scelte".

Se Kozlowski vuole apportare miglioramenti al suo gioco, il passaggio a uno dei massimi campionati europei potrebbe non essere troppo lontano.

"Kacper è un talento eccezionale - ha detto Runjaic in una recente intervista a 'Super Express' - Se tutto andrà bene, lo vedremo giocare in uno dei campionati top d'Europa. È già pronto per farlo".

La Juventus e il Bayer Leverkusen in passato sono stati accostati a Kozlowski, il cui contratto scade nel 2022, mentre al momento osservatori di Red Bull Salisburgo, Torino e Saint-Etienne lo starebbero monitorando.

Nonostante tutti i discorsi su trasferimenti e convocazione, Kozlowski mantiene la calma.

"Ora sto giocando da professionista e non sembra molto diverso dalla mia carriera giovanile. Tratto ogni partita allo stesso modo. È ancora una sensazione incredibile giocare con calciatori così adulti e, a questi livelli, ho imparato che devo prendere decisioni più rapidamente".

"Per ora vorrei dare qualcosa al Pogon, poi mi piacerebbe giocare presto all'estero e avere più possibilità in Nazionale".

Kozlowski, la nuova speranza del calcio polacco.

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