Al momento del fischio iniziale di Monza-Juventus, a metà settembre, Raffaele Palladino è alla sua prima panchina in Serie A: la dirigenza brianzola lo ha promosso ad allenatore della prima squadra, dopo l'esonero di Giovanni Stroppa, scivolato all'ultimo posto in classifica alla prima stagione in massima serie, con un solo punto conquistato.
Al triplice fischio di Juventus-Monza, invece, i brianzoli a un clamoroso -3 dall'Udinese, che occupa l'ultima posizione valida per qualificarsi in Conference League. E, soprattutto, alle spalle hanno due successi contro la "Vecchia Signora", uno per girone.
Sembrava impossibile, a inizio campionato: un po' per il rendimento mostrato, un po' perché i tanti nomi che Adriano Galliani era riuscito a portare in Brianza non stavano riuscendo ad affermarsi.
La squadra che esce con un successo dall'Allianz Stadium è il frutto di un processo di trasformazione che parte da lontano e che coinvolge direttamente Raffaele Palladino, che ha già fatto capire a tutti di avere del potenziale per potersi affermare in panchina, anche altrove. Ma ci sarà tempo.
"La sua particolarità è che ci permette di esprimere il nostro potenziale nelle nostre posizioni", ha spiegato Matteo Pessina a DAZN.
Ed è così, effettivamente: è così perché i numeri lo confermano. E' così perché il Monza gira benissimo, e in casa dei brianzoli si respira un'atmosfera invidiabile, confermata dal "premio partita" conferito da Adriano Galliani allo stesso Palladino.
"Al dottor Galliani prima della partita ho fatto i complimenti perché indossava una cravatta bellissima e lui mi ha detto 'se si fa risultato oggi gliela regalo'. E ovviamente lui mantiene le promesse".
La famosa cravatta gialla: storica, così come lo score messo a referto dal Monza tra andata e ritorno, alla sua prima stagione in Serie A.
I brianzoli, vincendo allo Stadium, hanno eguagliato un record che durava, infatti, da quasi 100 anni: solo l'Inter, infatti, era riuscita a vincere entrambe le prime due sfide assolute contro la Juventus in massima serie. Nel 1930.
Quasi 100 anni dopo ecco che ci è riuscito il Monza: una squadra "trasformata" da Palladino e che è pronta a dire la sua anche "oltre" il presente. Con calma, verso la storia.




