Jude Bellingham NxGnGetty/Goal

Jude Bellingham, il gioiello da quasi 30 milioni che ha fatto innamorare il Dortmund

Jude Bellingham ha il goal nel sangue. Suo padre, Mark, ha giocato in Inghilterra come attaccante per 15 anni. Bomber part-time e agente di polizia a tempo pieno, ha siglato ben 700 goal in 850 partite. Un'impresa impressionante, ma suo figlio maggiore è sulla buona strada per vivere una carriera ancor più speciale.

A soli 17 anni, Bellingham 'junior' si è aggiunto alla collezione di gioielli del Borussia Dortmund, club che ha sborsato quasi 30 milioni di euro per portare il talento in Bundesliga. Lo stesso Bellingham peraltro ha preferito i gialloneri a Manchester United o Chelsea, altri club che lo hanno insistemente cercato per mesi.

Bellingham ha impressionato nelle sue prestazioni col Birmingham City. Nato a Stourbridge, ad 8 anni Bellingham si unì all'Academy del Birmingham e iniziò immediatamente a farsi strada nelle giovanili.

A 15 anni è stato promosso nell'Under 23 del club, facendo il suo debutto a ottobre 2018 contro il Nottingham Forest. Per lasciare il segno gli sono bastati solo 27 minuti, segnando l'unico goal della partita a 3' dalla fine con un tiro da distanza ravvicinata.

Da lì la sua crescita è proseguita, aggiungendo altri due goal in nove presenze nell'U23 prima di approdare in prima squadra col manager Garry Monk nel derby coi rivali del WBA a marzo 2019.

Sebbene Bellingham non sia riuscito a prendere parte al match, la sua promozione è stata un'ulteriore prova del fatto che fosse pronto per giocare coi grandi.

Jude Bellingham Birmingham City 2019-20

Monk è stato licenziato dal Birmingham la scorsa estate, dopo che secondo il club l'ex tecnico del Leeds sfruttava la propria posizione per far acquistare calciatori assistiti da James Featherstone, suo stesso agente.

Xuandong Ren, CEO del Birmingham, ha anche sostenuto che Monk stava tentando di far diventare Featherstone procuratore di alcuni dei migliori giovani del club, tra cui Bellingham. Queste le sue parole al 'Daily Mail' sul gioiellino britannico.

"È il calciatore della sua fascia d'età con la valutazione più alta. È il capitano dell'U16 inglese e sarà cercato dai club di tutto il mondo. Gli scout di tutto il mondo vengono a vederlo giocare. Sento di dover proteggere la mia società e il mio presidente da questa situazione".

Nonostante la partenza di Monk, la nomina del suo assistente Pep Clotet come suo successore significò che il percorso di Bellingham verso la prima squadra era tutt'altro che interrotto. Non a caso il talento si unì alla prima squadra nel precampionato in Portogallo dopo aver firmato un biennale da appena 170 euro a settimana.

Le prestazioni impressionanti durante la pre-stagione gli hanno fatto guadagnare una maglia, la numero 22, per la stagione 2019/20 con la prima squadra. A 16 anni e 38 giorni è diventato il più giovane esordiente nella storia del club, giocando da titolare contro il Portsmouth in Carabao Cup iil 6 agosto. Nonostante la sconfitta per 3-0, la stampa locale lo ha eletto migliore in campo per il suo rendimento sulla corsia destra del centrocampo.

Ha dovuto attendere fino al 25 agosto per la prima partita in Championship, uscendo dalla panchina nei minuti finali della sconfitta contro lo Swansea. Sei giorni dopo lo stesso copione contro lo Stoke City, ma con un finale diverso: il goal vittoria del 2-1, che lo ha reso il più giovane marcatore di sempre del Birmingham.

La successiva sfida contro il Charlton l'ha giocata da titolare per la prima volta. Ha segnato ancora il goal decisivo per la vittoria 1-0, dopo aver giocato sulla fascia sinistra. Finora ha contribuito ha 4 goal in stagione, giocando da titolare 18 volte su 29 in Championship.

PS Bellingham NXGN

Clotet a Sky Sports a dicembre ha parlato dei miglioramenti continui nel suo giocatore.

"Ciò che ho visto in Jude è che gara dopo gara porta sempre più in alto l'asticella delle sue prestazioni. Ho la sensazione che migliori continuamente. Sta diventando sempre più abituato al campionato e alle posizioni in cui gioca. Non è soltanto essere concentrati sul gioco, ma sull'aiutare la squadra a vincere. Mi ha sorpreso quanto sia mentalmente forte, non si arrende mai. Ogni errore per lui è un'opportunità di imparare".

Clotet ha schierato maggiormente Bellingham da centrocampista centrale, la sua posizione naturale, dopo gli inizi sulle ali. Ma il giovane talento si trova bene in ogni ruolo del centrocampo. A dicembre contro il Reading, partita vinta dal Birmingham, ha giocato anche da punta centrale. Il suo gioco lo porta però ad essere più adatto per muoversi su tutto il campo piuttosto che soltanto nell'ultimo terzo.

Non è timido nei tackle e ha già tutte le caratteristiche fisiche per imporsi. Gli manca ovviamente esperienza, ma è chiaro il perché i grandi club siano interessati a lui. Ha talento e abilità similii a quelle dimostrate dal francese alla sua stessa età. Quasi 30 milioni sembrano tanti, ma visto il potenziale di Bellingham potrebbero rivelarsi un affare negli anni a venire.

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