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Joao Cancelo Manchester CityGetty Images

Joao Cancelo, il factotum di Guardiola: è esploso in Premier League

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"Joao Cancelo non sa difendere". Per diversi anni questa frase ha accompagnato l'esterno portoghese, definendolo in modo superficiale e soprattutto affrettato. Ci ha pensato Pep Guardiola a lavorare sul giocatore che, dopo aver giocato con le maglie di Benfica, Valencia, Inter e Juventus, ha trovato in Inghilterra la sua definitiva maturazione sul piano calcistico.

Andiamo quindi al punto di svolta della carriera di Cancelo, che coincide con l'agosto del 2019. Si tratta dell'estate in cui Guardiola decide di puntare sul portoghese, chiedendo al Manchester City di sborsare 65 Milioni di euro per acquistarlo. Una cifra decisamente importante, per un giocatore che fino a quel momento ha dato risposte contraddittorie.

Joao Cancelo Manchester CityManchester City

Nelle sue esperienze antecedenti all'Inghilterra, Cancelo si è infatti proposto un vero e proprio moto perpetuo della corsia di destra. Non solo un instancabile corridore, ma anche un giocatore di qualità in grado di servire con puntualità e precisione i compagni. Un elemento determinante quando la sua squadra aveva la palla, ma meno nel momento in cui c'era da contenere le azioni avversarie.

Questo limite ha reso il portoghese un giocatore incompleto per molti addetti ai lavori ma non per Guardiola, che ha visto in lui un diamante grezzo da rendere sempre più lucente. Un'operazione non immediata, che richiede tempo da parte del tecnico e tanto lavoro da parte dell'atleta. La prima annata di Cancelo al Manchester City è infatti ricca di luci e ombre, con l'ex Juventus che rimane spesso in panchina non essendo ancora un ingranaggio perfettamente coerente con il meccanismo creato dal tecnico catalano. A fine anno sono infatti solo 17 le sue presenze in Premier League e 33 in generale in tutte le competizioni.

Un bilancio che assomiglia ad una bocciatura, ma non lo è. Guardiola infatti non vuole mandare i suoi giocatori allo sbaraglio, dando loro piena fiducia solo nel momento in cui sono pronti per integrarsi completamente nel suo sistema di gioco. Ciò avviene nella stagione 2020/21, che vede all'opera un Cancelo completamente diverso rispetto a quello delle annate precedenti. Il portoghese, infatti, unisce finalmente alle sue indubbie qualità tecniche anche una maggiore intelligenza tattica ed una più spiccata attitudine difensiva. Inoltre occupa molti più ruoli, prediligendo la corsia di destra ma giocando anche dall'altra parte e in mezzo al campo

Una crescita esponenziale sotto tutti i punti di vista, dovuta alla maniacalità di Guardiola nel forgiare i suoi uomini. Una dote del tecnico che il calciatore portoghese non esita a sottolineare, nel corso di un'intervista concessa a 'La Gazzetta dello Sport': 

"Guardiola è un perfezionista, sofisticato nella cura dei dettagli. È una fonte continua di informazioni per i giocatori. Lavorare con lui significa migliorare giorno dopo giorno. È uno stimolo continuo, ha energie inesauribili e devi dare sempre il massimo per reggere il suo ritmo, ma i risultati premiano gli sforzi di ciascuno di noi".

Grazie alla sua caparbietà e soprattutto alla sua capacità di guardare lontano, Guardiola si trova tra le mani l'ennesimo "giocatore totale" ideale per orchestrare il suo calcio su tutti i campi del mondo. Una lezione per tanti a cominciare dalla Serie A, dove troppo spesso le etichette vengono preferite al lavoro in profondità. Chissà se i dirigenti della Juventus stanno ancora ripensando all'estate del 2019, quando incassarono 65 milioni di euro ma persero un giocatore che forse avrebbe meritato maggiore fiducia.

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