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James Trafford NXGN GFXGetty/GOAL

James Trafford, il portiere del City che voleva fare il centrocampista

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Il portiere dell'Academy del Manchester City, James Trafford, ha trovato un modo intelligente per farsi notare da Pep Guardiola.

In una sessione di calci di rigore dopo un allenamento, il nazionale giovanile inglese ha parato un'esecuzione dell'allenatore!

"Ha iniziato a ridere - ha detto Trafford a GOAL in un'intervista esclusiva - Spesso si calciano i rigori alla fine dell'allenamento. E' stato gentile con me".

Il giovane è uno dei tanti portieri di talento dell'Accademia del City, come il nazionale irlandese Gavin Bazunu in prestito al Portsmouth, o il nazionale olandese Under 18 Mikki van Sans titolare nell'U23 del club che milita in Premier League 2.

Davanti a tutti loro, ovviamente, c'è Ederson, saldamente titolare, col numero uno degli Stati Uniti Zack Steffen a fare da alternativa di qualità.

Il City, quindi, in quanto a portieri è più che fornito, ma ciò non influirà sulle ambizioni del 19enne Trafford.

"Se non credessi di potercela fare me ne andrei: che senso avrebbe essere in un club dove non ti immagini titolare? Non sono preoccupato: se non mi vedessi diventare il numero uno del City, non sarei qui".

Trafford ha trascorso gran parte della scorsa stagione insieme alla prima squadra del City, imparando dall'allenatore dei portieri Xabi Mancisidor, che Guardiola considera il migliore al mondo. Era in panchina come terzo portiere nelle vittorie in Champions League in trasferta contro Borussia Dortmund e Paris Saint-Germain, così come nella semifinale di Coppa Carabao vinta col Manchester United, ed è stato il dodicesimo contro lo Sheffield United a Bramall Lane in Premier League.

L'allenamento al fianco di Ederson, Steffen e l'esperto terzo portiere Scott Carson gli è stato utile per capire cosa servisse per arrivare al top.

"La cosa più importante che ho imparato da tutti loro è che ci sono sempre - racconta Trafford - Non importa se tornano a mezzanotte e la notte prima abbiano viaggiato in aereo per ore, sono presenti, non hanno un giorno libero. E' per questo che si trovano qui, si supportano a vicenda e devi innalzarti al loro livello, o sei fottuto".
"Devi solo continuare a migliorare sempre di più, perché Ederson è a un livello che nessun altro possiede. Col pallone tra i piedi è bravo quanto alcuni giocatori di movimento, non scherzo".

Come Ederson, anche Trafford ha iniziato la sua carriera come giocatore di movimento, ma è stato convinto a giocare in porta.

Ha effettuato provini al Carlisle United - squadra di League Two - come centrocampista, ma suo padre gli diceva di considerare concretamente di diventare portiere.

"Ho sempre giocato in porta con mio padre e lui pensava che fossi abbastanza bravo, ma non avevo la più pallida idea di come si stesse tra i pali - ricorda - Mi diceva, 'sei un portiere', e io ho rispondevo 'no, sono un centrocampista'".
"Ogni volta che andavamo ad allenarci metteva sempre i miei guantoni in macchina: una volta in allenamento dissero che avevano bisogno di un altro portiere, ci ho provato, ho preso i guantoni e mi è piaciuto molto".

Trafford si è allenato con l'ex capo dell'Academy del Carlisle, Ben Benson, che ha anche scoperto l'estremo difensore del Manchester United e dell'Inghilterra Dean Henderson: Benson, credeva che il talento del City avesse il potenziale per fare strada in quel ruolo.

È stato notato dal City all'età di 12 anni e si è trasferito a Manchester, vivendo lì durante la settimana e tornando nei weekend presso la fattoria di famiglia.

Giocatori come James McAtee e CJ Egan-Riley, entrambi esordienti in prima squadra col City in questa stagione, sono cresciuti insieme a Trafford, e quel gruppo nato nel 2002 risulta unito, incoraggiandosi a vicenda per raggiungere ulteriori step.

"Non ce lo diciamo in faccia l'un l'altro perché siamo giovani, quindi ci piace scherzarci sopra, ma tutti vogliamo il meglio l'uno per l'altro e ci sosteniamo. Siamo molto affiatati".

In questa stagione, Trafford è in prestito per tutta la stagione all'Accrington Stanley, squadra di League One, e finora ha giocato metà delle partite di campionato, mantenendo due volte la porta inviolata.

Con uno dei budget più bassi della divisione il Wham Stadium è un mondo lontano dalle strutture all'avanguardia dell'Etihad Campus del City, ma lo Stanley è anche uno dei migliori club del Paese.

"La differenza più grande è che il calcio giovanile è molto più prevedibile (rispetto alla prima squadram ndr) - afferma Trafford - Tutti cercano di tenere la palla, si è più orientati al possesso ed è molto più prevedibile. Se c'è una palla vagante, nove volte su 10 proveranno a giocarla".
“Giocando in campionato e in prima squadra, ci sono molte più soluzioni e per un portiere questo è più imprevedibile. In qualsiasi momento la palla potrebbe superare la difesa e potresti dover uscire per prenderla. Nel calcio giovanile, puoi prevedere quando arriverà".

Oltre all'esperienza ad Accrington, Trafford in stagione è stato anche titolare fisso nell'Inghilterra U20 dopo aver rappresentato i Tre Leoni in ogni categoria a partire dall'U16.

A Trafford, diventato portiere dopo essere stato convinto ad infilare i guantoni, adesso il futuro potrebbe riservare grosse soddisfazioni.

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