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Roberto Mancini ItalyGetty

Italia, Mancini: "Per fare le convocazioni dovrò andare in conclave"

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Italia-Armenia vale la decima vittoria di fila nelle qualificazioni. L'undicesima, contando anche l'amichevole di un anno fa con gli Stati Uniti. Ed è una gara che, nonostante la mancata pressione da classifica, Roberto Mancini è intenzionato a portare a casa, come confermato nella conferenza stampa della vigilia.

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"Ringrazio Sacchi per i complimenti, non mi aspettavo queste dieci vittorie ma la qualificazione sicuramente. L'obiettivo era riportare i tifosi ad appassionarsi nuovamente alla Nazionale attraverso un calcio vincente. I risultati sono soltanto la conseguenza di questo. Vogliamo vincere la partita rischiando e non speculando, i ragazzi lo hanno capito fin da subito. Contro il Portogallo, che non è una squadretta, abbiamo dominato e potevamo vincere tranquillamente. Vero che mancava Ronaldo ma era l'unico. Possiamo anche perdere, ma la nostra mentalità è questa".

Ancora molti i dubbi di formazione, a partire da Tonali che in Bosnia ha giocato per la prima volta da titolare con la maglia azzurra.

"Con la formazione siamo ancora in alto mare, vedremo tra oggi e domani. C'è un po' di stanchezza e faremo dei cambi".

Ci sono ancora delle lacune da colmare, Mancini chiede sempre di più ai suoi ragazzi.

"A Zenica abbiamo iniziato a difendere più bassi dopo il nostro secondo goal. Non bisogna lasciare spazio e noi lo abbiamo fatto. Dobbiamo difendere meglio essendo più chiusi e più rapidi, oppure mantenere un baricentro più alto quando si è in vantaggio. Puoi anche non avere calciatori pronti".

Mancini è sorpreso della velocità di apprendimento dei giocatori che ha permesso di anticipare nettamente i tempi di un progetto spedito.

"Pensavo che arrivassimo a marzo/aprile prossimo. E' vero anche che Jorginho e Verratti avevano giocato una sola gara insieme e dovevano farlo ancora. I giovani che sembravano non poter essere titolari mi hanno sorpreso, hanno colto al volo la chance avuta. Devono farlo anche gli altri. Quando farò le convocazioni andrò in conclave, sarà dura lasciare a casa alcuni ragazzi".

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