Serviva una vittoria all’Italia per assicurarsi con tre turni d’anticipo la qualificazione a Euro 2020 e la vittoria è arrivata all’Olimpico contro la Grecia. Gli Azzurri, imponendosi per 2-0, non solo hanno portato a sette il numero di successi in altrettante partite giocate nel corso del cammino che ha condotto al tabellone principale della massima competizione continentale, ma si sono anche assicurati il primo posto nel Gruppo J.
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Il commissario tecnico Roberto Mancini, parlando dopo il triplice fischio finale ai microfoni della Rai, non ha nascosto la sua soddisfazione.
“I ragazzi sono stati bravissimi. Vorrei ringraziare anche il pubblico dell’Olimpico, questa sera qui erano in tantissimi. I tifosi ci hanno sostenuto anche nel primo tempo quando non abbiamo fatto benissimo. All’inizio eravamo contratti, forse anche perchè tornavamo a giocare a Roma dopo diverso tempo. Dedichiamo questa vittoria ai bambini del Bambino Gesù”.
L’Italia a tratti ha faticato contro una Grecia che si è chiusa tantissimo.
“Troveremo altre squadre che ci aspetteranno. Nel primo tempo c’è stata troppa frenesia nel cercare la giocata, invece dovevamo aspettare per trovare i varchi giusti. Nella ripresa siamo stati tecnicamente migliori e abbiamo creato anche alcune occasioni da rete”.
Per la Nazionale Azzurra sono adesso otto le vittorie consecutive, e questo vuol dire che Mancini contro il Liechtenstein potrebbe eguagliare un record di nove successi detenuto dal mitico Vittorio Pozzo.
“Pozzo è una leggenda perchè ha vinto due Mondiali, non per il record di vittorie. Il resto conta poco”.
Intorno alla Nazionale sembra essersi ricreato il giusto entusiasmo e c’è già chi sogna nuove ‘Notti Magiche’.
“Vediamo, questo è un anticipo. Un pubblico così non si vedeva all’Olimpico da tempo. Speriamo di rivivere notti così anche a giugno”.
Parlando in conferenza stampa, Roberto Mancini ha voluto attribuire al gruppo i meriti di questa qualificazione.
“Abbiamo creato una squadra in poco tempo e non era una cosa così facile. Devo ringraziare i ragazzi che hanno subito trovato il giusto feeling tra di loro, molto del merito va dato ai giocatori. Io ho cercato di fargli credere nelle loro qualità e questo in un momento nel quale molti dicevano che non c’erano giocatori e qualità. Secondo me serviva solo un po’ di pazienza. Non c’è il fuoriclasse assoluto, ma c’è un gruppo che lotta, che gioca e che deve migliorare. Tutte le partite poi sono difficili, si parla di gironi agevoli, ma anche la Spagna oggi ha pareggiato con la Norvegia”.
Il commissario tecnico Azzurro ha parlato anche di Gigi Buffon e Daniele De Rossi, due giocatori che potrebbero tornare in Nazionale per salutarla come meritano.
“Dei campioni del mondo del 2006 sono gli unici due che giocano ancora. Avevamo pensato a Gigi l’anno scorso per l’amichevole di Torino contro l’Olanda. Abbiamo pensato a Daniele per questa gara, ma ha avuto un infortunio, poi si è rifatto male è un po’ complicato chiamarlo. Vediamo se ci sarà la possibilità di rivederli, a me farebbe piacere. Sono due giocatori che hanno dato tanto alla Nazionale”.
Le uniche note stonate della serata sono stati gli infortuni occorsi a Chiesa e D’Ambrosio.
“Federico ha sento una fitta dopo 20’, è probabile che torni a casa. Credo che rientrerà anche D’Ambrosio”.
