Una risposta forte, fortissima, dopo mesi di critiche e scetticismo: Simone Inzaghi si è preso un'importante rivincita, conquistando la finale di Champions League nel doppio Derby contro il Milan.
L'allenatore dell'Inter è soddisfatto, ma ammette di averci sempre creduto, ai microfoni di Mediaset.
"Nei prossimi giorni ci renderemo conto: per noi era un sogno inizialmente, ma ci abbiamo sempre creduto, facendo un percorso straordinario. Fare una semifinale, un Derby, e vincere in questo modo ci porta grande soddisfazione. Tutto mi rende fiero di questa Inter".
Nessuna promessa rivolta ai tifosi: si siede sul divano e guarderà la partita tra Manchester City e Real Madrid.
"No, promessa no: ho detto che avremmo messo un impegno folle senza guardare una competizione o l'altra, cercando di fare sempre il massimo. E' stato un percorso intenso, ma abbiamo ottenuto due finali e rimesso il campionato in sesto: complimenti ai ragazzi perché hanno fatto un percorso straordinario. Manchester City o Real Madrid? Sono due delle migliori squadre d'Europa: domani guarderò la partita con tanto interesse".
Inzaghi ha da togliersi qualche sassolino? No: è consapevole di chi c'era e di chi non c'era, come spiega.
"Sassolini? Non sono in nessuna delle due scarpe: so chi c'è sempre stato e chi nel momento del bisogno non c'era. So tutto, so quello che è successo in questi mesi, ma ho la fortuna di avere uno staff meraviglioso con me. Ed è giusto che tutti insieme ci godiamo serate del genere. Siamo l'Inter e vogliamo andare avanti. So quando sono stato chiamato cos'era successo all'Inter negli ultimi tempi: 19 mesi fa mi era stato chiesto di arrivare agli ottavi di Champions perché non ci andava dal 2011, i ragazzi si sono superati".