-5 al giorno che potrebbe riscrivere la storia dell'intero club: è ufficialmente partito il countdown verso le ore 21 del 10 giugno, quando l'Inter scenderà in campo all'Ataturk di Istanbul per affrontare il Manchester City in finale di Champions League.
Media Day UEFA ad Appiano Gentile, con la conferenza stampa di Simone Inzaghi.
"E' stato un lungo viaggio, iniziato in estate al momento dei sorteggi. Chiaramente non fu fortunatissimo, beccammo Bayern Monaco e Barcellona: con staff e squadra pensavamo comunque di poter fare un bel percorso. Ora siamo in finale: al di là delle tante partite di quest'anno, sono rimaste impresse nella mente le gare con Real Madrid e Liverpool della scorsa stagione".
"Da ieri ho pensato di più alla gara. Avevamo già visto il City, da dopo il ritorno del Milan: quello non era un derby ma il derby. Dalla sera dopo la qualificazione alla finale e da dopo Torino sto cominciando a pensare a cosa fare in vista di sabato".
L'Inter si troverà di fronte ad un Everest da scalare.
"Incontreremo la squadra più forte del mondo, ha vinto 5 Premier negli ultimi 6 anni. Dovremo fare una prestazione da squadra, avremo di fronte i migliori e un allenatore che ha segnato un'epoca".
Un aneddoto su Guardiola, incontrato per caso in un albergo a New York.
"Guardiola l'ho affrontato da giocatore, ricordo i confronti e un aneddoto curioso: ero in viaggio di nozze a New York e lo incontrai alle 9 di mattina in un albergo a fare colazione".
L'approdo in finale dei 'Citizens' era stato previsto dal tecnico piacentino.
"Sentivo che il City sarebbe arrivato in finale perché l'andata era stata equilibrata. L'anno scorso il Real Madrid segnò due goal nel recupero, quest'anno sentivo che al ritorno avrebbe vinto il City".
Lukaku o Dzeko come partner di Lautaro? Un dubbio che Inzaghi si trascinerà fino all'ultimo.
"No non ho deciso, ma neanche a centrocampo e in difesa. Ora ho la fortuna di scegliere e questa è la migliore cosa per un allenatore. Negli ultimi mesi ho potuto alternare i giocatori, a differenza del periodo precedente. Giocatori come Lukaku, Brozovic, Skriniar, Correa e Calhanoglu non si regalano. Un allenatore può avere delle idee, ma tante volte si cambia idea la mattina dopo il risveglio muscolare. Il tempo mi ha insegnato che i dubbi si portano dietro fino alla fine".
"Per il City la Champions è un'ossessione? Lo vedremo, sarà una gara importantissima per entrambe le squadre. E' l'ultimo atto della competizione più importante, loro la stanno inseguendo da tanti anni, noi ce la siamo conquistata con merito".
Zero paura ma tanto rispetto per i campioni d'Inghilterra, freschi di trionfo anche in FA Cup.
"Se ho paura? Parliamo sempre di una partita di calcio, per cui nulla. Continuerò a dire che Guardiola è il migliore al mondo, per cui c'è grande rispetto".
Tra i giocatori da tenere d'occhio non ci sarà il solo Haaland, autore di 52 reti stagionali.
"Sarà una gara fatta di momenti: dovremo essere bravi a togliere un po' di possesso al City e a gestire bene il pallone perché subiremo delle forti aggressioni. Ci saranno momenti di maggiore sofferenza e altri più offensivi da parte nostra".



