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Andrea Pinamonti InterGetty Images

Inter vicina allo Scudetto: Pinamonti può diventare campione con soli 50' giocati

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Più passa il tempo e più si avvicina lo striscione del traguardo per l'Inter: lo Scudetto dista esattamente tredici punti, che potrebbero anche essere di meno se le inseguitrici dovessero commettere qualche passo falso nelle prossime giornate.

A otto turni dalla fine del campionato, i nerazzurri si trovano in una botte di ferro e sono ormai pronti per tornare a festeggiare ad undici anni dall'ultima volta: solo un suicidio calcistico leverebbe le mani dal titolo, ipotesi che Conte non vuole proprio prendere in considerazione.

Una delle caratteristiche di questa Inter vincente è l'affiatamento del gruppo, la collaborazione di ogni singolo giocatore, atta al raggiungimento del massimo obiettivo: un comportamento proprio anche di chi non ha mai giocato o, quantomeno, è sceso in campo pochissime volte, come Andrea Pinamonti.

Riacquistato dal Genoa l'estate di un anno fa, il ragazzo trentino è tutt'ora il secondo giocatore di movimento meno utilizzato in Serie A nella rosa interista: appena 50 minuti, che diventano 59 con l'aggiunta di Coppa Italia e Champions League. Eppure, tra qualche settimana, potrebbe laurearsi campione d'Italia.

Per Pinamonti sono 5 le presenze totalizzate in campionato (l'ultima il 14 febbraio contro la Lazio a San Siro), un utilizzo col contagocce da parte di Conte che però, dopo la gara vinta col Sassuolo, ha speso parole rassicuranti nei confronti del classe 1999.

"Pinamonti non sta giocando molto ma si può dire che stia facendo l'università con noi. Ha tutte le potenzialità per diventare un ottimo calciatore".

D'altronde sarebbe difficile per chiunque trovare maggiore spazio con Lukaku, Lautaro e Sanchez davanti: meglio prenderlo come un anno di apprendistato, di cui fare tesoro per il futuro che non sarà sempre all'ombra di altri giocatori.

'Peggio' di Pinamonti ha fatto Vecino (30') che però ha combattuto a lungo contro un'infiammazione al ginocchio e, recentemente, ha sconfitto il Coronavirus; zero minuti invece per Radu e Padelli, costretti da Handanovic a guardare tutte le partite dalla panchina. Poco importa dato che, se Scudetto sarà, anche loro riceveranno l'ambita medaglia.

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