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Vidal Vecino VecinoGetty Images

L'Inter a centrocampo è ancora un cantiere: Inzaghi è a corto di alternative

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In premessa possiamo dire che non è un problema legato a un singolo giocatore, quanto al reparto: insomma, da macchina perfetta, il centrocampo non può funzionare se non nel complesso delle sue parti. Ci sta: e quando non va occorre trovare una soluzione.

Simone Inzaghi ci sta provando da diverse settimane: Marcelo Brozovic manca tanto, troppo all'Inter. Certo, chiaro: la flessione del club neazzurra non è dipesa solo dall'assenza del centrocampista croato, ma ha senz'altro contribuito. Ed è evidente, almeno sul piano del gioco.

Diverse sono state le carte provate per sostituirlo: Roberto Gagliardini e Arturo Vidal in primis, soluzioni in un certo senso logiche viste le caratteristiche in termini di costruzione e fase difensiva. Solo che né il primo, né il secondo (autore di prove positive, sì, alternate ad altre parecchio negative) possono chiaramente essere messi sullo stesso piano di un Brozovic che negli ultimi mesi è migliorato in entrambe le fasi.

Anche Matias Vecino è stato provato come vertice basso del centrocampo a cinque, con poco successo. Contro la Fiorentina, poi, Inzaghi ha provato addirittura Hakan Calhanoglu: che, vista a priori, sembrava una trovata stuzzicante, vista la qualità del turco nel palleggio. Non ha funzionato, sollevando una questione non da poco.

Tolti i titolari (in condizioni migliori), l'Inter delle alternative fatica. Su questo punto, però, va precisato che la situazione estiva del club nerazzurro non ha certo aiutato: in piena costruzione per l'affermazione, dopo lo Scudetto vinto, dover vendere e optare per soluzioni di mercato intelligenti non è la migliore delle condizioni possibili. Questo va detto.

Il resto guarda al presente e al futuro: al secondo ci penserà l'estate, magari con un po' di tranquillità in più nel piazzare gli innesti (la qualificazione agli ottavi di Champions League ha senz'altro aiutato a rafforzare l'immagine del brand). Del primo dovranno occuparsene Inzaghi e i suoi giocatori: senza Brozovic, con delle alternative che, a fine marzo, stentano e con una tenuta psicologica che, persi diversi punti sul Milan, non è al top. C'è tanto da fare.

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