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Divock Origi MilanGetty

Altro stop per Origi: pochi lampi per il belga, il Milan in emergenza in attacco

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Le aspettative relative a Divock Origi, al suo arrivo a Milano, erano già state definite nei termini di "ottimo rinforzo" e di "attaccante in più" da consegnare a Stefano Pioli, nel suo primo anno da campione d'Italia in carica.

A differenza di tanti altri colpi completati nel corso degli anni e delle stagioni, l'arrivo del belga era stato giustamente "dimensionato" come un innesto importante, anche in termini numerici: volto, insomma, a completare un reparto composto da Olivier Giroud e Ante Rebic, e da Zlatan Ibrahimovic, ai box e comunque elemento "in più" tra campo e spogliatoio.

Nessuno, però, avrebbe potuto aspettarsi alla sosta per i Mondiali in Qatar un rendimento così da parte di Origi: questo è indubbio. Sono solo 4 le partite da titolare del belga in stagione, tutte in Serie A: nelle restanti 10 è sempre subentrato dalla panchina.

Il minutaggio complessivo è di poco più di 500 minuti, circa 35 minuti a gara: troppo poco. Tutto questo anche a causa di una condizione fisica non perfetta e che lo ha costretto a lavorare per riprendere la giusta forma: dalla tournée a Dubai arrivano brutte notizie, però. Origi è costretto a fermarsi di nuovo per un guaio muscolare.

E questo aggrava il bilancio fin qui non proprio positivo dal suo arrivo a Milano, ma anche una situazione generale difficile, nell'attacco rossonero: Pioli in vista della ripresa può contare praticamente solo su Ante Rebic che, però, non è una vera e propria prima punta e pecca di costanza, quando schierato in quella porzione di campo.

Al rientro dalla sosta, contro la Salernitana il 4 gennaio, i rossoneri dovrebbero riavere a disposizione anche Olivier Giroud, ovviamente, ma l'attaccante francese si è trovato, visto l'infortunio di Karim Benzema, a giocare tutte le partite dei Mondiali dei Bleus, risultando poi decisivo. Insomma, potrebbe servire un po' di riposo.

Con Zlatan Ibrahimovic ancora fermo e al lavoro per recuperare dall'infortunio che lo ha tenuto fuori per tutta la prima parte di stagione, insomma, il Milan potrebbe anche ricorrere a soluzioni alternative, come Rafael Leao o Charles De Ketelaere adattati al ruolo di prima punta e riferimento centrale del 4-2-3-1.

Resta, comunque, che la situazione relativa a Origi preoccupa: poche presenze, un solo goal contro il Monza a fine ottobre e pochi lampi. E un reparto da interpretare e reinterpretare.

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