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Lucarelli Cristiano MattiaGetty / Instagram

L'infinita storia dei Lucarelli a Livorno: Mattia è un nuovo giocatore amaranto

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A breve Mattia compirà 23 anni, ma nessun compleanno sarà mai come quello che sta per affrontare: anomalo, bellissimo. Stupendo, fino all'ultimo minuto, e con una festa già praticamente iniziata.

Sin da bambino è cresciuto con tre ideali ben precisi: il Livorno, la figura del padre e il calcio, irreversibilmente e profondamente collegati da quel filo sottile che il destino si diverte ad allungare a suo piacimento, avvolgendo tra loro aspetti della vita che, prima o poi, vengono sbrogliati proprio come una grande matassa. Bizzarra.

La storia dei Lucarelli a Livorno è fatta di sudore, concretezza e fatica operaia, anche dal punto di vista calcistico: non sarà mai un cognome qualunque, da quelle parti. Anzi: verrà sempre associato a un numero, il 99, icona di successi e rivalsa.

C'è chi con la maglia amaranto in campo ci ha fatto addirittura l'amore: Cristiano, attaccante purosangue, che ha rifiutato "il miliardo" per guidare la squadra della sua città in massima serie, ritornandoci poi da allenatore per una breve esperienza in Serie B, nel 2018.

E' cresciuto così Mattia, che del padre ha preso sì la passione infinita per quei colori, ma non il ruolo: anzi, ne incarna proprio l'antitesi quasi perfetta. Il difensore.

Nel Livorno ha fatto le giovanili, ma non ci ha mai veramente giocato: troppo giovane per esordire, girato in prestito in diverse occasioni. Sul campo dell'Armando Picchi, però, ci è sceso insieme al padre, come raccontano le tante fotografie che lo ritraggono in braccio a Cristiano nei vari pre-gara.

Ci tornerà da giocatore della prima squadra, nella prossima stagione: da qualche ora il Livorno ha ufficializzato l'ingaggio del laterale difensivo classe 1999.

La chiusura di un cerchio atteso da anni e celebrato sui social anche da papà Cristiano, che in un lungo post su Instagram ha messo in guardia il figlio.

"Ora potrai restituirmi la maglia originale di Mario Palazzi, ne avrai una tutta tua. Hai voluto fare di testa tua, non mi hai ascoltato hai rinunciato al professionismo, è giusto oramai sei grande, va bene così. D’altronde per noi Lucarelli è la normalità quando vediamo quei colori, l’amaranto non è la nostra seconda pelle, l’amaranto è là nostra pelle".

Il Livorno negli scorsi mesi ha mancato il ritorno in Serie D, ma la categoria della prossima stagione è ancora da definire per via dei fatti relativi alla gara tra Tau e Figline.

"Mi raccomando non leggere i social, non ascoltare nessuno, vai dritto per la tua strada perchè non ti puoi permettere di perdere energie. Non giocare nel Livorno da Livornese perchè saresti solo foga e rabbia, perderesti lucidità. Gioca senza pensare al Cognome che porti, te sei Mattia ed hai la tua storia, Cristiano è un'altra cosa ma soprattutto un altro ruolo quindi il paragone per te non deve esistere, non deve darti ulteriori responsabilità rispetto a quelle che già avrai".

Cristiano Lucarelli ha avvertito Mattia delle pressioni ambientali di una piazza molto calda che, però, lo ha già accolto nel migliore dei modi.

"Non cercare il consenso di NOI LIVORNESI perchè non lo avrai mai non siamo cattivi, siamo semplicemente fatti così se uno fa i soldi è perché ruba o spaccia, se fa carriera è perché è raccomandato, ignoraci e tutto sarà più facile. Ah dimenticavo… quando in partita sarai stanco, stremato, in difficoltà perché il risultato non ci sorride, alza la testa e guarda verso la CURVA NORD, li troverai tutto ciò di cui avrai bisogno".

"Di Padre in Figlio", proprio come scrive Cristiano a Mattia: Lucarelli che amano follemente Livorno al di là del tempo e delle categorie.

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