Il 27 giugno 2020 il FortunaDüsseldorf di Zack Steffen perdeva 3-0 contro l'Union Berlino nell'ultima giornata della Bundesliga 2019/20, facendosi scavalcare dal Werder Brema al terzultimo posto: una condanna alla retrocessione diretta. Il 26 luglio 2020, il Bournemouth di Nathan Aké batteva l'Everton per 3-1 ma lasciava comunque la Premier League per il pareggio dell'Aston Villa contro il West Ham, retrocedento in Championship.
Da quelle due giornate sono passati ormai dieci e nove mesi. E quelle retrocessioni per Steffen e Aké appartengono al passato. Perché entrambi, dopo aver vissuto soltanto nella scorsa stagione l'incubo sportivo più grande, la discesa in una categoria inferiore, quest'anno hanno raggiunto la gioia più grande: la vittoria di un campionato. Della Premier League. Con la maglia del Manchester City.
Steffen lo ha fatto giocando una sola partita delle 12 presenze stagionali che ha accumulato. D'altronde essere il vice di Ederson porta inevitabilmente a un minutaggio ridotto. Anche se si è tolto la soddisfazione di vincere la League Cup da titolare, oltre ad aver giocato anche in Champions League. Il portiere statunitense è al primo anno negli Sky Blues, dopo che nell'estate 2019 era stato girato in prestito in Bundesliga per fare esperienza essendo appena arrivato da Columbus, in MLS.
La sua stagione si era chiusa con 17 presenze nel girone d'andata e poi un lungo stop che lo ha tenuto fuori per 6 mesi. Quest'anno è rientrato alla base, Guardiola gli ha dato fiducia come secondo. Il numero 1 di Team USA si è tolto anche la soddisfazione di vincere il suo primo campionato.
Per Aké - anche lui classe 1995, proprio come Steffen - si tratta invece del terzo campionato vinto, dato che sia nel 2015 che nel 2017 faceva parte del Chelsea trionfante sia con Mourinho che con Conte. Tanta gavetta, poche presenze. Per la precisione, soltanto 17 in prima squadra. Così ha poi deciso di andare al Bournemouth nel luglio 2017. Esperienza però chiusa nel peggiore dei modi, con la retrocessione dell'anno scorso.
Ad agosto, dopo tante voci, il trasferimento ufficiale al Manchester City e l'inizio di una nuova avventura. Un infortunio alla coscia ne ha limitato il rendimento a soltanto 12 presenze, per circa 900 minuti. In attesa di tempi migliori, si gode il terzo titolo di campione d'Inghilterra. Questo, senza dubbio, con un sapore migliore. E non solo perché lui e Steffen un anno fa retrocedevano.


