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Bruno Uvini NapoliGetty Images

Il Tokyo ufficializza Bruno Uvini: l'ex meteora del Napoli riparte dal Giappone

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Al suo arrivo a Napoli sembrava potesse essere il difensore del futuro. Al suo addio, invece, soltanto una meteora. Bruno Uvini non è più il ventunenne pieno di speranze che nel 2012 era arrivato a Napoli con l'auspicio di diventare un punto di riferimento nel futuro azzurro.

Da oggi il brasiliano, transitato con poca fortuna in Italia, è un nuovo giocatore del Tokyo FC. Sarà la sua prima avventura in Giappone, ma non in mete esotiche. Dopo il suo addio a Napoli, infatti, ha giocato con l'Al-Nasr e con l'Al-Itthiad in Arabia Saudita e con l'Al-Wakrah in Qatar. Oggi ha scelto il Sol Levante, da svincolato.

E pensare che la carriera di Uvini era iniziata sotto tutt'altri auspici. Con la maglia del San Paolo aveva stregato tutti, diventando anche campione del Mondo Under 20 nel 2011 da protagonista. Insieme ad Oscar, Casemiro, Coutinho, Danilo, Alex Sandro, Willian José e altri nomi noti che sono arrivati a traguardi importanti.

Dopo una parentesi nella seconda squadra del Tottenham, l'arrivo a Napoli nell'estate 2012. Mandato da Thiago Silva, che lo aveva consigliato nella scelta. Paragonato a Lucio per le caratteristiche fisiche e tecniche.

“Per me Thiago Silva è un idolo. Ho parlato molto con lui e mi ha consigliato fortemente di venire in Italia, che è la migliore scuola del mondo per un difensore. Il paragone con Lucio mi lusinga, io sono comunque Bruno Uvini".

Fortuna, comunque, poca. Mesi a fare la spola tra primavera e prima squadra, prima di finire in prestito al Siena alla ricerca di minuti. Invano. Zero presenze, solo tante panchine. Lo stesso anche al ritorno a Napoli. I primi minuti in Serie A, nell'unica presenza, li ha accumulati contro il Catania nel novembre 2013.

Poi altri prestiti al Santos al Twente, con in mezzo un anno di stop a Napoli, fuori dal giro. Fino all'addio definitivo nell'estate 2016. Tanto calcio in medio oriente, oggi invece il Giappone. Una nuova meta.

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