Si parlerà per decenni del Marocco di Regraui. Di come una squadra africana, per la prima volta dopo un secolo, sia riuscita a raggiungere le semifinali della Coppa del Mondo. Comunque vada la gara che può valere la finalissima, il team magrebino ha fatto la storia. L'ha fatta con giocatori top come Hakimi e Ziyech, ma anche con elementi riusciti a riscattarsi dopo esperienze negative nei tornei più importanti. Come Jawad El Yamiq.
Cheddira è il capocannoniere della Serie B, Hakimi è stato devastante in maglia Inter. E poi Amrabat e Sabiri, attualmente essenziali per Fiorentina e Sampdoria. In Serie A è passato anche El Yamiq, difensore del Marocco, una delle migliori quattro squadre del pianeta.
Ingaggiato dal Genoa nell'inverno del 2018, El Yamiq non ha certo avuto grande fortuna in città e in generale in Italia. Appena quattro presenze, prima di essere ceduto in prestito al Perugia. Nella serie cadetta la situazione è migliorata, vista una maglia da titolare conquistata.
Alla fine El Yamiq è tornato al Genoa, ma la situazione precedente al prestito si è ripetuta: chiuso dai vari difensori a disposizione di Ballardini (da Spolli a Zukanovic), il difensore magrebino è rimasto a guardare i suoi compagni giocare, prima di essere ceduto a gennaio al Saragozza.
Attualmente milita nel Valladolid, dove non è uno degli imprescindibili di Pacheta, nonostante abbia giocato alcune gare dal primo minuto.
Il Genoa è un ricordo sbiadito, ma non l'amore per i rossoblù. In passato, infatti, raccontò di come il rapporto speciale con il club ligure venisse da lontano:
"Mia sorella vive a Genova da parecchi anni e si trova bene. Io guardavo il Grifo in televisione nel mio Paese, avevo una predilezione per le giocate di Milito. Le chiedevo spesso una maglia del Genoa. E’ sempre stato il mio sogno e sapevo che prima o poi sarei venuto a giocare in Italia. E’ andata proprio così. Mi piace dare tutto per la maglia, i tifosi, i compagni. Se il mister me lo chiede, gioco ovunque. Anche in porta. Io sono pronto".
Alla fine la sua esperienza con il Genoa non è andata bene, ma è stata comunque un'opportunità di crescita. Per essere notato dal suo paese, dalla sua Nazionale.
Con cui ha appena fatto la storia: subentrato nelle gare contro Belgio, Canada e Spagna, tutte gare vinte, è partito titolare contro il Portogallo. Fermando, tra gli altri, Cristiano Ronaldo.
Ora la semifinale e la possibilità di giocare per una medaglia. Dopo Genova, dopo Perugia. Da un sogno all'altro.


