Piermario MorosiniPiermario Morosini

Il ricordo di Morosini: sei anni fa ci lasciava Pier Mario

Il 14 aprile del 2012, esattamente sei anni fa, il calcio italiano piangeva la scomparsa di Pier Mario Morosini . Un ragazzo forte, un ragazzo sfortunato, ma che non ha mai smesso di lottare, fino all'ultimo istante.

La vita non gli ha mai sorriso: a 15 anni perse la madre, a 17 il padre e appena un anno dopo visse il dramma del suicidio del fratello. Ma lui non si è mai arreso, voleva diventare un calciatore e ci è riuscito.

Prima l'esordio in Serie A, a soli 19 anni con l'Udinese, poi quello in Europa e con l'Under 21. In campo Morosini non ha mai smesso di correre, fino al giorno in cui quel maledetto destino si è accanito anche contro di lui.

Vestiva la maglia del Livorno e stava giocando contro il Pescara di Zeman all'Adriatico. Mordeva le caviglie di Verratti sin dai primi minuti, ma la sua partita è durata poco più di mezz'ora. La sua ultima mezz'ora.

Morosini si è improvvisamente accasciato per terra, ma ha provato per due volte a rialzarsi, come aveva sempre fatto nel corso della sua vita. Dopo alcuni interminabili minuti, Pier Mario è stato trasportato in ospedale. Ma non ce l'ha fatta.

Un'ora dopo, intorno alle 17:00, è stato annunciato il suo decesso per arresto cardiaco. Una morte inspiegabile, assurda, alla quale seguiranno polemiche, indagini e interrogatori. Forse poteva essere salvato, forse no. Putroppo l'unica certezza è che Pier Mario se n'è andato.

Quello che però non se ne andrà mai via è il suo ricordo. E oggi, nel giorno del sesto anniversario della sua morte, tutti spendono una parola o un pensiero per Moro. E c'è anche chi a lui dedica un momento di gioia, un successo sul campo. Lo stesso campo dove Pier Mario è cresciuto.

Non è un caso, non può essere un caso che proprio oggi la Polisportiva Monterosso - la squadra del suo quartiere, quella nella quale Morisini ha mosso i primi passi - ha vinto il campionato. "Vincerlo in una data cosi speciale è ancora più bello. Mario sempre con noi", si legge sulla pagina Facebook del club.

Tutti i giocatori del Monterosso sono scesi in campo con il numero 25 di Morosini stampato sulle maglie. All'altezza del petto, all'altezza del cuore.  Perché oggi, più che mai, è il giorno del Moro.

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