Incontenibile. Non c'è aggettivo che descriva meglio Kevin De Bruyne in questo momento. Chiedete al Borussia Dortmund, in particolare a Mateu Morey, che se l'è trovato spesso di fronte in uno-contro-uno nel ritorno dei quarti di finale di Champions League. Ha dovuto ricorrere alle maniere 'forti' per fermarlo, cinturandolo. L'unico modo per limitare il belga.
Se è vero che da tempo l'ex Genk e Wolfsburg è uno dei migliori centrocampisti al mondo, quest'anno il classe 1991 ha alzato ulteriormente il proprio livello di gioco. Dopo l'infortunio che lo ha tenuto fuori un mese tra gennaio e febbraio, sembra addirittura tornato più forte di prima.
Nel suo ritorno in campo in Champions League, nel ritorno degli ottavi di finale contro il Borussia Mönchengladbach, si è presentato scagliando un siluro mancino dai 25 metri sotto l'incrocio con una potenza inaudita. La sua dichiarazione d'intenti: quest'anno il Manchester City fa sul serio e KDB, che ora spesso porta anche la fascia di capitano al braccio, è il trascinatore.
A livello di numeri, in realtà, sta mantenendo un passo ben inferiore rispetto alle precedenti. Solitamente viene coinvolto in una trentina di goal abbondante, tra realizzazioni in prima persona e assist. Quest'anno è poco sopra i venti a un mese e mezzo dal termine della stagione. Sotto media, ma poco importa. Perché il suo gioco non è mai sembrato così completo.
Non possiamo certamente considerare una coincidenza il fatto che quest'anno il Manchester City sembri più che mai competitivo per vincere la Champions League - e non solo: è in corsa per vincere tutto. Intanto, ha raggiunto la semifinale, cosa che non gli capitava dal 2016, dalla prima stagione di De Bruyne, con Manuel Pellegrini.
(C)Getty ImagesDella squadra scesa in campo con il Real Madrid sono rimasti soltanto in quattro: De Bruyne, Sterling, Aguero e Fernandinho. Soltanto il belga è considerabile come intoccabile e ha un futuro assicurato da protagonista indiscusso. Il rinnovo fino al 2025, firmato non più tardi di una settimana fa, ne è la certificazione.
"É il più forte di tutti, fa cose incredibili e sa mettere la palla in ogni modo possibili - ha dichiarato Alessandro Del Piero a 'Sky Sport' nel pre di Dortmund-City di ieri - poi fa goal, ha progressione fisica e tiro da fuori. Ha raggiunto un livello di personalità e qualità imbarazzante".
Anche al Westfalenstadion il numero 17 dei Citizens ha dominato il centrocampo con i suoi strappi e la sua facilità di calcio, colpendo anche una clamorosa traversa. Non è entrato nel tabellino, ma è stato ancora una volta il migliore in campo. Nessuno come lui. La sfida di pura fantasia con Neymar in semifinale fa già scintille e sa di Pallone d'Oro.




