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Martin Hinteregger Eintracht Frankfurt 2019Getty Images

Il mondo 'sui generis' di Hinteregger: il difensore dell'Austria che dovrà fermare l'Italia

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Nell’estate 2019 sulle strade del Tour de France sono comparse delle scritte sull’asfalto che, contrariamente alle abitudini del ciclismo, non erano incitamenti ai corridori o slogan politico-sociali. Bensì messaggi inerenti al calcio. Per la precisione, alla Bundesliga. Non proprio una cosa normale. Anzi. I ciclisti che hanno preso parte alla Grand Boucle, in mezzo ai vari ‘allez’, hanno trovato anche un #FreeHinti. Che in effetti è uno slogan, ma con la bici non ha proprio nulla a che fare.

Nell’estate 2019, Martin Hinteregger è stato al centro di una vera e propria telenovela di mercato. Paradossale, per uno schivo come lui. Iil difensore austriaco non ha mai amato le luci dei riflettori. Calciatore per passione e per lavoro, ma quanto più sui generis di ciò che si possa immaginare. Per capire ‘Hinti’, come è internazionalmente soprannominato, bisogna conoscere la mobilitazione che tra giugno e luglio ha visto protagonisti i tifosi dell’Eintracht. In un’epoca in cui l’insulto sui social è all’ordine del giorno, a Francoforte sono tornati all’antica. I fan si sono mobilitati mandando alla sede dell’Augsburg letterine, cartoline, messaggi. D’odio, di rabbia? No, d’amore. Con un messaggio: lasciate che Hinteregger torni da noi. #FreeHinti, per l’appunto.

Il classe 1992, infatti, aveva raggiunto le Adler in prestito nel gennaio 2019, senza un diritto di riscatto. In sei mesi, però, aveva fatto innamorare tutti. E lui si era innamorato della città. In suo nome è nato un vero e proprio movimento popolare, la Hinti Army, con un inno scritto e cantato da ‘Fußball 2000’, un gruppo della curva che ha anche un podcast e tanta fantasia. Una specie di fanzine online. Un inno accompagnato da un video immediatamente diventato virale, nel quale compariva anche lo stesso calciatore austriaco, con una birra in mano. Per i tifosi era uno di loro. In giro per Francoforte potete trovare diversi adesivi della ‘Hinti Army’ attaccati ai pali. E se ve lo state chiedendo: sono stati sempre quelli di Fußball 2000 a dipingere l’hashtag #FreeHinti sulle strade del Tour de France. Ovviamente.

In un’epoca in cui i rapporti con le tifoserie sono a volte un tabù, Hinteregger rappresenta l’eccezione. Calciatore d’altri tempi. Fino a qualche mese fa si diceva che non avesse nemmeno uno smartphone, ma un classico telefono vecchio stile, di quelli nemmeno dotati di fotocamera. E infatti non era inserito nella chat di WhatsApp della squadra. Per informarlo di orari, riunioni e quant’altro, dovevano chiamarlo. D’altronde, se qualcuno cerca Hinti, lo chiama. A che serve un telefono se no?

Genuinità. Quella che a Francoforte ha fatto innamorare tutti. Unita ovviamente a una serie di prestazioni da urlo. Hinteregger in campo è un vero e proprio muro difensivo. Tecnicamente poco dotato, è un ‘vecchia scuola’ che quando vede un rischio la spazza via. Fisicamente imponente, con un senso dell’anticipo e del contrasto innati. Con quella voglia di lottare su ogni pallone che lo contraddistingue. Per capirlo come calciatore, è consigliabile riprendere la sua prestazione a Stamford Bridge contro il Chelsea nella semifinale di ritorno di Europa League nel 2019: da solo ha sventato almeno una decina di contropiedi dei Blues. Incarnando il concetto di ‘ultimo baluardo'. Solo che poi, quando si è trattato di andare a calciare il rigore decisivo a fine partita nella lotteria finale, se l’è fatto parare da Kepa. Tifosi infuriati? Neanche per sogno. La fotografia che lo ritrae disperato, abbracciato da un tifoso nel settore ospiti dell’impianto londinese, è diventata un simbolo dell’amore dei fan nei suoi confronti.

Martin Hinteregger Chelsea 2019Getty Images

Per questo tutti, ma proprio tutti, dai bambini alle frange più calde della curva, si sono mobilitati per riportarlo a Francoforte. Ricorrendo anche ai metodi poco ortodossi di cui sopra. Lui, ovviamente, aveva una voglia pazza di tornare al Waldstadion, riabbracciare i suoi tifosi. Lo ha dimostrato presentandosi agli allenamenti dell’Augsburg con lo zainetto dell’Eintracht. Un gesto magari poco rispettoso, polemico, ma che ha messo in luce tutto l’amore ricevuto - e restituito con le prestazioni - nei sei mesi a Francoforte. Alla fine, nonostante il braccio di ferro con Stefan Reuter, Direttore Sportivo all’Augsburg nonché ex terzino della Juventus, del Borussia Dortmund e della Germania, Hinti è tornato a casa a titolo definitivo. Tripudio a Francoforte.

Innamorarsi calcisticamente di Hinteregger, lo avrete capito, è molto facile. Anche se né al BorussiaMönchengladbach, dove è passato in prestito per qualche mese, né al Salisburgo, dove è cresciuto e diventato capitano, si era sentito così. Nonostante i 29 anni, non ha mai calcato grandi palcoscenici, se escludiamo l’Europeo del 2016 e l’Europa League con l’Eintracht. Forse qualcuno lo aveva già sentito nominare nel 2013, quando a luglio in amichevole contro lo Schalke 04 aveva segnato un goal incredibile da 71 metri.

Per il resto, la sua carriera non ha mai svoltato. Nonostante le premesse. Da anni è una presenza stabile nella nazionale austriaca. All’Augsburg, dove è arrivato nel 2016, lo è stato soltanto in parte, prima di rompere definitivamente con l’ambiente nel gennaio 2019 con delle dure critiche all’allora tecnico Manuel Baum. Disse che “non poteva avere parole positive per lui”e che “il loro rapporto dal 2018 in avanti è iniziato a precipitare". A proposito, una delle rime della canzone di cui sopra recita “il suo allenatore preferito non è Manuel Baum”.

Una volta arrivato a Francoforte, è cambiato tutto. È diventato un idolo con le sue prestazioni. Lo scorso anno si è anche trasformato in goleador: 8 in tutta la stagione di Bundesliga, la maggior parte ovviamente su azione da calcio d’angolo. Ben tre segnati al Bayern Monaco, due all’Allianz Arena, uno dei quali facendosi assist da solo — più un autogol, goffo. Un po’ nel suo stile. Era il miglior marcatore della squadra, prima che André Silva cambiasse passo.

Hinteregger non è proprio un normale difensore. Anche perché fuori dal campo non è proprio come tutti i normali calciatori. Anzitutto per l’abbigliamento: potete vederlo con qualcosa di elegante, a volte. Nella maggior parte dei casi, però, preferisce indossare il suo giubbotto da pescatore. Insomma, quando esce coi suoi amici Trapp e Chandler magari sfigura, ma per sua stessa ammissione a Goal, la roba di Gucci gli sta scomoda.

“Magari ho delle caratteristiche poco usuali, non che siano buone o cattive, magari divertenti. Spesso esco con un giubbotto da caccia e qualche cappello strano. E se sono vicino a Kevin o Timothy, che sono sempre ben vestiti, sembro fuori luogo. Ma non mi interessa. Ormai i miei compagni si sono abituati. E poi se uscissi con la roba di Louis Vuitton o di Gucci, o qualunque sia il nome… Beh non mi sentirei a mio agio”.

PS Hinteregger

L’abbigliamento, comunque, non è l’unica peculiarità dell’austriaco. È anche un musicista. Suona uno strumento molto folk come la fisarmonica. Altro che chitarre o batteria. Durante la prima quarantena causa Covid-19 ha fatto il giro del web il suo video, pubblicato dai canali dell’Eintracht, mentre suonava indossando una testa da Stormtrooper di Guerre Stellari. Segnale che in casa Hinteregger uno smartphone di recente c’è. Probabilmente anche il suo, visto che di recente è sbarcato anche su Instagram.

Uno dei suoi ultimi post rappresenta anche una delle sue più grandi passioni: gli elicotteri. Una volta smesso con il calcio, vuole diventare un piloti di elicotteri professionista. Ha preso lezioni e di recente ha portato alcuni compagni a fare un giro. Tuta e Ndicka, i due suoi compagni nella difesa a tre su cui Adi Hütter sta insistendo di recente, sono stati i suoi passeggeri. Un modo alternativo per creare affiatamento nel gruppo.

“Non lo vedo soltanto come un hobby - ha dichiarato a Goal - Il mio obiettivo dopo il ritiro è pilotare gli elicotteri di salvataggio o di lavorare per la Polizia. Ma anche lavorare sui voli turistici. Ma c’è ancora tempo prima di pensarci, per me ad ora rimane un hobby e mi godo il privilegio di poter far volare gli elicotteri”.

Visti i risultati recenti dell’Eintracht, funziona. La squadra è arrivata in Europa League, sfiorando anche la Champions. Un altro anno di soddisfazioni. Con vittorie di prestigio, contro Bayern Monaco e Dortmund. Dopo la vittoria sul Bayern, Hinteregger ha portato in spogliatoio una cassa di birra per festeggiare insieme ai compagni. Un po’ come se fosse il calcetto del lunedì sera. Solo che aveva appena battuto la squadra più forte del mondo, campione di tutto. Per un genuino come lui, però, la differenza non è così evidente. E tutti lo amano per questo. Anche in Austria. Ora, però, dovrà provare a fare il passo in avanti: dovrà fermare l'attacco dell'Italia, 7 goal nella fase a gironi e una fluidità di gioco che sarà difficile da contrastare. Hinti stringerà i denti per esserci, dopo qualche acciacco fisico. Con lui la difesa di FrancoFoda ha tutt'altra solidità. E nel derby alpino di Euro 2020 vuole essere decisivo. Per poi festeggiare magari con qualche birra. Nel suo stile.

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