Lo scorso 31 maggio si è chiusa ufficialmente l'esperienza di Ivan Perisic in Italia. Tanti saluti all'Inter, dunque, lasciata con una doppietta da urlo nella finale di Coppa Italia contro la Juventus, e via verso una nuova esperienza in Premier League.
A puntare su di lui, infatti, è stato il Tottenham di Antonio Conte, che già l'aveva allenato in nerazzurro. Con gli Spurs, il croato ha siglato un contratto biennale che lo legherà ai londinesi sino all'estate del 2024.
All'ombra del Tottenham Stadium, il classe 1989 ha impiegato pochissimo tempo ad imporsi come riferimento laterale nel centrocampo a quattro tracciato dal tecnico salentino, nonostante un problema di natura muscolare patito durante il ritiro estivo che l'ha inizialmente condizionato.
Sino a questo punto della stagione - e in prossimità del suo ritorno a San Siro per affrontare il Milan negli ottavi di Champions - l'ex Bayern Monaco ha assimilato piuttosto velocemente il credo tattico del suo vecchio allenatore impattando positivamente su un palcoscenico che mai aveva calcato in carriera.
GettyDa quando è approdato in riva al Tamigi, il nuovo numero 14 degli Spurs ha sin qui collezionato 30 presenze complessive - di cui 23 da titolare - tra Premier, Champions, FA Cup e Carabao Cup.
Il primo goal in salsa inglese non è ancora arrivato, ma in compenso il ragazzo di Spalato ha confermato appieno le proprie qualità di assistman sfornando ben 9 passaggi decisivi per i compagni.
Doti da rifinitore decisamente eccelse, che hanno scandito ogni tappa della sua carriera. A mancare, ad oggi, è soltanto la gioia personale. Abbastanza inusuale per uno come lui, reduce da un'annata chiusa in doppia cifra con i colori dell'Inter.
La caccia al primo sigillo in salsa inglese ripartirà dalla notte di Champions contro il Milan. Un avversario che conosce a menadito. Un avversario a cui ha saputo regalare qualche dispiacere.




