Non un titolare, ma un comprimario che ha lasciato un ottimo ricordo. Per una stagione José Holebas (o Cholevas, punti di vista linguistici) è stato uno giocatore della Roma, ha raccolto 34 presenze, si è tolto pure lo sfizio di segnare un goal contro l’Inter in un 4-2 con un’azione personale iniziata a 60 metri dalla porta e chiusa con un sinistro dopo due dribbling. Insomma, un bel modo di rimanere nella memoria del pubblico giallorosso.
Arrivato nel 2014 dall’ Olympiakos, il nazionale greco si era messo in mostra con ottime prestazioni persino al Mondiale del 2014 oltre che in campo internazionale con la squadra del Pireo. I suoi primi passi, però, li aveva mossi in Germania, nella sua terra natale. Per la precisione, al Monaco 1860, in 2. Bundesliga. In Baviera. Lì dove è tornato da qualche mese, per affrontare però una sfida ben diversa.
Da settembre Holebas è un giocatore del Bayern Alzenau, club che milita nella quinta serie tedesca e gioca nel campionato regionale di Hessenliga (la lega dell’Assia, Land con cui confina, sebbene sia ufficialmente Baviera). Una realtà provinciale, fuori dal calcio in cui il terzino era abituato a stare soltanto pochi mesi fa.
Il classe 1984 aveva trascorso le ultime due stagioni all’ Olympiakos, da cavallo di ritorno dopo il quinquennio vissuto con il Watford in Premier League, peraltro con un ruolo di primo piano nella rosa: 124 presenze e persino 6 goal, oltre a una buona manciata di assist (15 spalmati in 3 stagioni). Belle soddisfazioni nel campionato probabilmente più complicato del mondo.
GettyA settembre, da parametro zero, la scelta di vita di tornare in Germania, vicino al suo paese di nascita Aschaffenburg, 20 km più a sud. Di padre greco, di madre tedesco-uruguagia. Uno con il suo currriculum - 400 presenze tra Italia, Inghilterra e Grecia, di cui 28 in Champions League e 38 in nazionale greca - non si vede spesso nelle sere così basse. Il Bayern Alzenau l’anno scorso militava in Regionalliga, la quarta serie, poi la retrocessione.
“Averlo con noi è qualcosa di incredibile” ha raccontato il team manager della squadra Joachim Hock a ‘Fussball.de’ . “I nostri tifosi sperano che ci possa trascinare anche in campo. È stato accolto benissimo dalla squadra, è sempre più protagonista e ha grandissime ambizioni”.
“Avevo un’offerta dell’Olympiakos, ma non alle mie condizioni, qui invece abbiamo concordato che farò la mia prima esperienza come allenatore” , ha affermato il giocatore al momento della sua presentazione.
Sono stati l’allenatore-giocatore Peter Sprung e il suo assistente Murat Özbahar a portarlo all’Alzenau. Si conoscevano già nel 2002, quando Holebas aveva giocato per un periodo al SV Damm, dopo aver lavorato come magazziniere per un periodo, rimanendo lontano dal calcio. Poi il 1860, dove giocava da attaccante. Da lì Olympiakos, poi Roma, Watford e di nuovo Olympiakos. A febbraio giocava in Europa League contro l'Arsenal. Oggi in quinta serie.
L’avventura per la verità non è iniziata benissimo, visto che alla prima è stato persino espulso a causa di una doppia ammonizione all’88’. Poco male, perché si è ripreso nella sua seconda partita è subentrato e ha trovato il primo goal al 90’ per pareggiare contro l’FSV Fernwald. Solo l'inizio di una seconda carriera calcistica, nei dilettanti. Una scelta di vita. Un ritorno a casa.
