Alla fine è successo: Erling Haaland non ha segnato. Sembra incredibile, ma Anfield è riuscito a bloccare l'attaccante norvegese del Manchester City.
Ci ha provato fino all'ultimo il centravanti di Pep Guardiola, imbrigliato come tutti i suoi compagni da una fase difensiva perfetta, quella del Liverpool.
Perché se c'è una cosa che Jurgen Klopp sa fare, quella è caricare le sue squadre anche nei momenti di estrema difficoltà: per i Reds era un po' la partita della stagione, effettivamente.
Ci ha pensato Virgil Van Dijk, che ha seguito Haaland dal primo all'ultimo minuto, grazie al contributo di Gomez e Fabinho: si sono incollati a lui, non lo hanno praticamente mai fatto girare, né andare in profondità.
Anche perché nell'unica vera disattenzione della difesa dei Reds Haaland era riuscito a far male, propiziando il goal di Phil Foden, poi annullato per fallo dello stesso norvegese su Alisson.
E dal punto di vista numerico è stata una partita con un certo peso: l'attaccante del City si ferma dopo 10 gare consecutive a segno, di cui 7 in Premier League.
Aveva segnato 18 goal, in queste 10 gare, nella striscia iniziata lo scorso 21 agosto contro il Newcastle, alla terza giornata di campionato.
L'ultima volta "a secco" risaliva al 13 agosto, contro il Bournemouth: doveva succedere, prima o poi, ed è successo. Haaland si è fermato.




