La Turchia è una delle nazionali che sfideranno l'Italia nel gruppo A dei prossimi Europei itineranti: il match inaugurale del torneo sarà proprio quello dell'Olimpico del 12 giugno tra gli azzurri e i giocatori allenati da Senol Günes.
Il commissario tecnico turco ha parlato in esclusiva ai microfoni di Goal: la sua squadra sarà costretta a spostarsi da Roma a Baku per i successivi match contro Galles e Svizzera, un viaggio lungo e sacrificante ma da accettare.
"Sfortunatamente l'organizzazione non ci è stata assegnata perché la Turchia aveva fatto richiesta ai tempi di Platini. Non sono state assegnate partite alla Turchia e successivamente hanno diviso le partite in 12 città. Non l'ho trovato molto corretto, ma mi devo adeguare.
Visto che la stagione sarà appena terminata i giocatori sentiranno la fatica fisica e mentale. Dovranno competere in Nazionale e viaggiare. Ad esempio noi avremo delle lunghe distanze, ma la Svizzera sta messa peggio di noi. Andremo da Baku a Roma per giocare due partite. La Svizzera giocherà con il Galles a Baku e poi andrà a Roma, poi ritornerà a Baku. E' la prima volta che viene fatto qualcosa del genere, che effetti avrà lo vedremo. Invece di lamentarci lo accettiamo".
La Turchia è pronta per ben figurare agli Europei in un girone ostico ma non impossibile da superare.
"Il nostro gruppo include l'Italia, il Galles e la Svizzera. La nostra prima partita è la gara inaugurale del torneo. E' un'occasione per noi. Il fatto che i nostri avversari giocheranno in casa è un vantaggio per loro ma l'atmosfera della gara inaugurale darà ai giocatori anche uno stimolo per mettersi in luce. E la prima gara del torneo alla fine è solo una partita. E' una partita che tutti possono vedere.
Non servono motivazioni aggiuntive per un giocatore. Naturalmente vogliamo raggiungere un buon risultato in questo torneo ma ancor più importante del successo sportivo vogliamo giocare con il nostro stile di calcio in un'atmosfera di fair play e mostrarlo a tutti".
