Matteo Guendouzi ha 23 anni, compiuti lo scorso aprile, e una potenzialità calcistica ancora indefinita, ma comunque importante: basti pensare che a 19 anni l'Arsenal, nel 2018, ha deciso di prenderlo dal Lorient, salvo poi lasciarlo andare la scorsa estate.
Problemi tecnico-tattici? No: problemi caratteriali: perché la tempra del centrocampista francese è tale da portarlo a eccedere nei comportamenti, a volte. E questo è stato un grosso guaio in parte della sua carriera.
Dopo un periodo in prestito all'Hertha Berlino, Guendouzi è stato acquistato dal Marsiglia, diventando centrale anche nella Nazionale allenata da Didier Deschamps: mediano con buoni tempi di rottura, ma anche di costruzione.
Perché queste premesse? Perché ne ha combinata un'altra, ma questa volta in amichevole: cioè in una gara che di per sé non può valere che il prestigio di una partita disputata d'estate.
Sceso in campo contro il Betis Siviglia, Guendouzi è stato schierato dal primo minuto dal neoallenatore ed ex Verona Igor Tudor, dando il suo solido e importante contributo.
All'87' i francesi passano in vantaggio grazie alla rete dell'ex Napoli Arkadiusz Milik: mancano 3 minuti alla fine, è un'amichevole. Si esulta, sì, ma fino a un certo punto: Guendouzi si dirige verso la telecamera e fa un cenno ben preciso a mimare lo 0-1.
Questa cosa al capitano del Betis, l'infinito Joaquin, non piace: va a dirgli qualcosa, catechizzandolo, ma il francese risponde per le rime, esagerando. Inizia quindi un duello personale che dura per pochi minuti, quelli finali, e che si protrae dopo la rete del pareggio di Rodri, su assist dell'ex Valencia e Fiorentina.
Negli ultimi istanti Joaquin, non soddisfatto, si reca da Guendouzi arrivando allo scontro fisico: Andrés Guardado non se la sente di non intervenire e tira il francese per i capelli, dando vita alla rissa che porterà l'arbitro a estrarre diversi cartellini gialli.
Senza alcun senso: o, almeno, senza alcuna ragione plausibile per un'amichevole di fine luglio. Altro episodio che finisce dritto dritto nella storia calcistica di un giocatore dal potenziale infinito, Guendouzi, spesso frenato da situazioni simili.




