L’Atalanta per mettersi alle spalle la sconfitta patita in finale di Coppa Italia e per chiudere il campionato al secondo posto in classifica, il Milan per mettere in cascina quei punti che gli consentirebbero di partecipare alla Champions League nella prossima stagione.
Quella che domenica metterà di fronte orobici e rossoneri sarà una partita importantissima che ha già assunto i connotati della sfida che può dare un senso ad un’intera stagione.
Se la compagine bergamasca può chiudere al meglio quella che potrebbe essere ricordata come la migliore stagione della sua storia, quella meneghina è cosciente di trovarsi davanti ad un bivio, quello che conduce ai palcoscenici più importanti d’Europa, oltre che ad un traguardo che se tagliato potrebbe portare a modificare in maniera decisa i piani per l’immediato futuro.
Atalanta-Milan sarà dunque una gara dal peso specifico elevatissimo, ma sarà anche, per forza di cose, un ennesimo capitolo di una sfida infinita: quella tra Gian Piero Gasperini e Stefano Pioli.
I due tecnici, nel corso delle loro carriere, più volte hanno visto le loro strade incrociarsi. A volte ha avuto la meglio il primo e a volte il secondo, quello che è certo è che entrambi sono due tecnici tra i più importanti in Italia ed hanno vissuto l’ultima stagione da grandi protagonisti.
I PRIMI CONFRONTI
Gasperini e Pioli sono arrivati a sedersi su panchine importanti nello stesso periodo. L’attuale tecnico dell’Atalanta è infatti approdato su quella del Crotone nella stagione 2003-2004 quando è stato scelto dal club ‘pitagorico’ per guidare la prima squadra in C1. Nella stessa annata l’attuale tecnico del Milan ha debuttato alla guida di una squadra professionistica sedendo sulla panchina della Salernitana. Come Gasperini sarebbe dovuto partire dalla C1, ma in seguito al ‘Caso Catania’, la compagine campana venne ripescata in Serie B.
Il loro primo confronto risale al 25 settembre 2004. Nel frattempo Gasperini ha condotto il suo Crotone alla promozione in Serie B, mentre Pioli, dopo la salvezza ottenuta con la Salernitana, è diventato il tecnico del Modena.
Ad avere la meglio è stato Gasperini che, alla guida di una squadra che comprendeva anche Mirante, Gastaldello, Juric e Konko, si è imposto per 1-0.
Nella stagione successiva, quella 2005-2006, i due tecnici, si sono ritrovati a lottare per lo stesso obiettivo: raggiungere i playoff che mettevano in palio la promozione in Serie A. Ad agguantarli fu Stefano Pioli che, dopo essere stato esonerato e prontamente richiamato, condusse il Modena (che poi venne eliminato dal Mantova) al quinto posto. Gasperini ed il Crotone dovettero invece accontentarsi di una nona posizione in classifica.
L’APPRODO IN SERIE A
GettyE’ stato Stefano Pioli ad arrivarci prima. Nell’estate del 2006 infatti è stato il Parma a sceglierlo per affidargli la panchina della prima squadra. L’esordio da allenatore nella massima serie risale al successivo 10 settembre e quattro giorni dopo è arrivato anche il debutto in Coppa UEFA.
E’ stata quella una stagione molto complicata per un Parma che si è riscoperto penultimo a metà torneo. Pioli verrà quindi esonerato a febbraio e a sostituirlo sarà Claudio Ranieri che poi riuscirà ad ottenere una straordinaria salvezza.
Gian Piero Gasperini ha invece fatto il suo debutto in Serie A da allenatore nella stagione 2007-2008 e lo ha fatto alla guida del Genoa, squadra con la quale la stagione precedente aveva ottenuto la promozione dalla B.
La sua prima stagione in massima serie si chiuderà con un decimo posto.
L’INTER
GettySia Gian Piero Gasperini che Stefano Pioli nella loro carriera possono vantare un’esperienza sulla panchina dell’Inter. Il primo è approdato in nerazzurro nell’estate del 2011, il secondo nel novembre del 2016.
L’avventura di Gasp all’ombra del Duomo è durata pochissimo. Dopo una sconfitta patita in Supercoppa Italiana contro il Milan, ha poi subito altri tre ko nelle successive quattro partite. Il rendimento estremamente deludente, porterà ad una chiusura della parentesi meneghina già a settembre.
Di fatto, insieme a Corrado Verdelli (che però ha guidato l’Inter da traghettatore per una sola partita), Gasperini è l’unico allenatore della storia dell’Inter a non aver mai vinto una partita.
Anche l’avventura di Pioli alla guida della compagine nerazzurra è stata avara di soddisfazioni. Scelto per ereditare la squadra dopo l’esonero di Frank De Boer, è stato poi esonerato il successivo 9 maggio.
Nel corso della sua parentesi meneghina è riuscito ad ottenere 39 punti in 23 partite di campionato ed il suo momento migliore è coinciso con una striscia di nove vittorie consecutive (gare di coppe comprese).
INTER-ATALANTA 7-1
Getty ImagesProprio nel corso della sua avventura alla guida dell’Inter, Stefano Pioli ha ottenuto la sua vittoria più larga contro Gasperini.
Era il 12 marzo 2017, si giocava la 28esima giornata di Serie A e la sua squadra si è imposta a San Siro con un nettissimo 7-1.
Mattatori di quell’incontro furono Mauro Icardi ed Ever Banega, entrambi autori di una tripletta. Di Gagliardini il goal dell’ex che fissò il risultato sul definitivo 7-1, mentre fu Freuler a segnare il goal della bandiera per gli orobici.
LE SCINTILLE AL TERMINE DI FIORENTINA-ATALANTA
E’ il 30 settembre 2018 e allo stadio Artemio Franchi di Firenze va in scena una sfida valida per il 7° turno di campionato: Fiorentina-Atalanta.
La partita non è bellissima e a farsi preferire per lunghi tratti sono i nerazzurri, a vincere però saranno i gigliati per 2-0 grazie alle reti di Veretout (su rigore) e Biraghi (su punizione in pieno recupero).
Dopo il triplice fischio finale, Pioli si dirige verso Gasperini per stringergli la mano, ma quello che trova è un Gasp furibondo.
Il tecnico dell’Atalanta contesta l’operato dell’arbitro Valeri e in particolar modo l’assegnazione del penalty che ha permesso ai viola di sbloccare il risultato.
Secondo lui infatti Chiesa ha simulato e la decisione non solo non è corretta, ma ha condizionato la gara. Voleranno parole grosse ed anche qualche spinta.
“Sono andato a salutarlo, ma lui mi ha urlato contro dicendo che il rigore non c’era. Non sono io a prendere certe decisioni. Chiesa non è un simulatore e se ha rallentato la sua corsa per subire fallo allora è stato intelligente”.
Ovviamente di tono diverso furono in sala stampa le parole di Gasperini.
“Chiesa è uno dei giovani più interessanti, ma ha l’abitudine a simulare. Sono gesti diseducativi ed è arrivato il momento che inizi a pagarli. E’ inconcepibile che nell’epoca della tecnologia vengano fischiati certi rigori”.
ATALANTA-MILAN 5-0
Getty ImagesE’ il 22 dicembre 2019 quando il Milan va a Bergamo per sfidare l’Atalanta. Pioli è diventato da un paio di mesi il tecnico della compagine rossonera, mentre quella orobica è ormai da tempo una delle più belle realtà del calcio italiano.
La gara sarà senza storia e la Dea, dopo essersi portata in vantaggio al 10’ con un goal di Gomez, nella ripresa dilagherà con le marcature di Pasalic, Ilicic (doppietta) e Muriel. Al triplice fischio finale il tabellone del Gewiss Stadium parlerà di uno storico 5-0.
L’Atalanta al termine della stagione si classificherà terza in campionato, mentre secondo Pioli, quella debacle rappresentò per il Milan un nuovo punto di partenza. Una sorta di ‘sveglia’ che poi lo porterà a migliorare sensibilmente nella seconda parte dell’annata.
I MODULI
Gian Piero Gasperini nel corso della sua carriera ha cambiato pochissimo. Il suo 3-4-3, che all’occorrenza può diventare 3-4-1-2 o 3-4-2-1, è ormai un marchio di fabbrica.
La sua Atalanta gioca un calcio veloce e spettacolare, uno dei migliori dell’intero panorama calcistico europeo, e nel corso degli ultimi anni si è trasformata in un’autentica macchina da goal.
Stefano Pioli da tempo ha fatto suo il 4-2-3-1. Punta molto sulla qualità dei suoi interpreti, soprattutto dei tre elementi che agiscono alle spalle dell’unica punta.
Come Gasperini vuole che le sue squadre comandino il gioco ed è anche per questo motivo che spesso le partite tra le loro compagini regalano goal ed emozioni.
IL BILANCIO COMPLESSIVO
GettyAtalanta-Milan rappresenterà il confronto numero 20 tra Gasperini e Pioli.
I due tecnici si sono affrontati in Serie B (in tre occasioni), in Coppa Italia (una sola occasione) e ovviamente Serie A.
Il bilancio complessivo parla di una perfetta parità: 7 vittorie per Gasperini, 7 vittorie per Pioli e 5 pareggi.
L’ultimo successo del Gasp risale allo scorso 23 gennaio 2021, ovvero a Milan-Atalanta del girone d’andata. A San Siro, gli orobici riuscirono a fermare i rossoneri allora primi in classifica con un netto 3-0 firmato Romero, Ilicic e Zapata.
Per l’ultima affermazione di Pioli bisogna invece tornare a Fiorentina-Atalanta del settembre 2018 e quindi alla sfida che portò alle scintille tra i due dopo il triplice fischio finale.




