Poteva essere una serata storta, il primo serio campanello d'allarme della stagione, invece il Milan si è congedato dal 'Gewiss Stadium' con un pareggio che ha evitato a Stefano Pioli i primi processi: chiaro che la vittoria sarebbe stata il risultato auspicato, ma uscire dalla tana dell'Atalanta con un punto non è poi così male.
Non Leão, non Giroud (entrato dalla panchina), non Hernandez: a salvare i rossoneri è stata una perla di Ismaël Bennacer, servito da Saelemaekers dopo una fortunata carambola che ha visto il pallone sbattere contro la bandierina del calcio d'angolo senza uscire dal campo. Un sinistro a giro chirurgico ad incenerire Musso che, immobile, non ha nemmeno tentato l'intervento: sarebbe stata fatica sprecata.
Un lampo in una notte che, per il Milan, si stava facendo sempre più grigia nonostante tante ottime sortite offensive, rimaste però orfane della stoccata decisiva che avrebbe fatto tutta la differenza del mondo: non è un caso, dunque, che il goal del definitivo 1-1 l'abbia realizzato proprio Bennacer, uno dei più in palla in questo primissimo scorcio di stagione.
Forma fisica già ad un livello alto, probabilmente merito di un corpo brevilineo che impiega meno tempo per entrare in condizione rispetto a quello, più possente, dei 'corazzieri', da cui non è lecito attendersi il massimo già al 21 di agosto.
Bennacer invece sta bruciando le tappe, punto fermo di un centrocampo che ha da poco ritrovato Sandro Tonali, apparso ancora 'arrugginito' dopo l'infortunio rimediato nel corso dell'amichevole col Vicenza: netta la differenza di rendimento tra i due, con l'ex Brescia che dovrà riacquistare lo smalto dei tempi migliori con il passare delle partite.
Per Pioli, qualora ce ne fosse bisogno, una conferma aggiuntiva sul peso specifico dell'ex Empoli all'interno degli equilibri tattici rossoneri: se alla consueta visione vengono abbinati anche i goal, allora per il tecnico si prospettano sonni tranquilli in relazione ad una mediana difficilmente immaginabile senza l'apporto di Bennacer.

