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Giuntoli Haaland NapoliGetty Images

Giuntoli e il rimpianto Haaland: "Con il Salisburgo era fatta, ma preferì andare al Borussia Dortmund"

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Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, si gode la vetta della sua squadra a 41 punti dopo 15 giornate e con il campionato fermo per via della sosta per i Mondiali.

Intervistato dal Corriere dello Sport, il dirigente azzurro ha parlato della squadra che insieme al presidente De Laurentiis ha allestito in estate.

Rifiuta categoricamente però l'appellativo di "miracolo" utilizzato da più di qualcuno per spiegare la clamorosa stagione del Napoli.

"Saprebbe d’intervento divino o, se vogliamo restare tra gli umani, anche di improvvisazione. Qui invece, e lo dico senza volerci dare un tono, c’è un progetto che è stato sviluppato con l’impegno, credo anche con la competenza, con il coraggio di una proprietà che nei suoi diciotto anni ha dato dimostrazione di sé".

Al centro delle polemiche, poi lenite dai risultati, c'è stata la scelta di non rinnovare alcuni contratti pesanti.

"Nell’estate del 2021, con all’orizzonte una serie di scadenze contrattuali e con la possibilità che calciatori importanti potessero trovare collocazione adeguata, venne articolata la prima short list. È lì che fondamentalmente si avvia a pensare a questo Napoli" .

Sulle due doppia K che hanno conquistato Napoli, Kvaratskhelia e Kim, Giuntoli ci tiene a fare chiarezza.

«Di Kvara avevamo cominciato a chiacchierare ai tempi di Ancelotti. La prima richiesta di 30 milioni del Rubin Kazan ci gelò. E ci tirammo indietro. La guerra in Ucraina ha modificato la valutazione e con Khvicha alla Dinamo Batumi ci siamo rifatti avanti. Per Kim c’è una clausola, valida solo per l’estero, variabile, crescente e legata al fatturato dell’eventuale acquirente. E soprattutto ci si può accedere solo in una finestra fissata per il prossimo luglio e aperta per quindici giorni".

Il ds azzurro ci tiene poi a ribadire la totale fiducia in Spalletti anche oltre il prossimo giugno, quando il suo contratto scadrà.

"C’è una opzione per il rinnovo per un altro anno fissato a favore della società».

Infine, Giuntoli svela il suo più grande rimpianto da direttore sportivo.

"Haaland. Contratto già fatto con il Salisburgo, riconoscendo loro il pagamento della clausola a venticinque milioni di euro. Ma Haaland preferì il Borussia Dortmund e noi che avevamo messo lui e Osimhen nelle nostre preferenze, ci dirottammo su Victor. Per noi erano alla pari".
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