Pubblicità
Pubblicità
Giroud presentazione libroGOAL

Giroud e il mancato approdo all'Inter: "Mi han detto che non c'erano soldi"

Pubblicità

È stato un anno speciale per Olivier Giroud. Alla sua prima stagione in Italia, l’attaccante francese già campione del mondo e d’Europa si è cucito sul petto il tricolore con la maglia del Milan, il club che ha sempre ammesso di tifare.

A corollario di questa stagione, un’altra grande soddisfazione personale, quella di aver scritto un libro, la propria autobiografia: “Crederci, sempre: perché ho fiducia nella vita, in dio, in me stesso e nel destino”, che ha presentato in un evento a Casa Milan.

“Al Chelsea ero diventato il terzo attaccante, volevo andare via - ha raccontato ricordando il suo arrivo al Milan - L’Inter era molto interessata ma a un certo punto mi ha detto che non c’erano più soldi per me. Anche la Lazio mi voleva, ho incontrato Tare a Heathrow, un gentleman, è venuto in aeroporto solo per incontrarmi”.

Poi l’arrivo in rossonero, un club che da sempre ha avuto su di lui un fascino particolare.

“Negli anni del grande Milan, 90-2000, ero un grande tifoso. Shevchenko era la classe, era il mio giocatore preferito, un attaccante completo. Mi piaceva la sua mentalità. grande giocatore e grande persona. Quando l’ho conosciuto avevo le ‘stars’ negli occhi”.

Al Milan ha incontrato anche Pioli e Ibrahimovic, con cui ha costruito un grande rapporto, pur partendo da basi… diverse.

“Non conoscevo tanto lo stile di Pioli ma quando ho parlato con lui subito ho capito che avremmo lavorato molto bene insieme. È una persona sincera, che sa come parlare ai giocatori. Ibra è una leggenda, non gli ho detto subito che ero un suo tifoso, avevo un po’ di paura che mi avrebbe preso in giro. Sono molto felice del rapporto che ho con lui”.

Per Giroud è stata un’estate di grandi soddisfazioni e festeggiamenti.

“Ho cantato tutta l’estate ‘Siamo noi, siamo noi…’, l’ho insegnato anche ai miei figli”.

A proposito di futuro, per il francese il rinnovo non è un pensiero fisso.

“Sono molto felice al Milan, sto bene, non voglio pensare troppo in avanti, per me è sempre stato così. Mi diverto tutti i giorni, penso al presente. Voglio che i tifosi si ricordino di me come un buon giocatore e anche come una brava persona”

Commenti anche sul nuovo acquisto Divock Origi, pariruolo dell'ex Chelsea ed Arsenal.

“Origi parla francese e quindi io ho fatto iil mio ruolo di fratello maggiore, è importante dare un buon benvenuto ai giocatori, anche se sono in competizione con noi. La concorrenza è molto importante per essere forti, imparare, dare il massimo e giocare, è un buono stimolo. Origi è un buon rinforzo per noi”.
Pubblicità

ENJOYED THIS STORY?

Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

0