
Oltre ai goal di Piatek, il mercato di gennaio ha regalato al Milan il talento di Lucas Paquetà. Arrivato dal Flamengo nella finestra invernale per 35 milioni di euro più bonus, il centrocampista classe '97 si è subito integrato negli schemi di Gattuso grazie a fiducia e personalità. E il paragone con Kakà, diventa inevitabile.
Nazionalità a parte, le credenziali con cui Paquetà si è presentato al mondo Milan hanno portato il popolo rossonero a riavvolgere il nastro a quando nell'estate 2003 Galliani riuscì ad assicurarsi 'Ricky' dal San Paolo pescando uno dei fuoriclasse più forti degli ultimi anni. La speranza dei tifosi del Diavolo, naturalmente, è che Leonardo possa aver emulato il colpo dell'ex ad.

Semplice coincidenza o segnali premonitori, sia Kakà che Paquetà sono arrivati al Milan all'età di 21 anni: in patria, seppur con due club diversi nonchè rivali, il biglietto da visita di entrambi era già invidiabile.
Per Kakà doppietta nella finale del Torneo Rio-San Paolo del 2001 che consentì ai paulisti di aggiudicarsi il trofeo, vice-capocannoniere della squadra e il suo nome inserito tra i migliori 100 giovani di Don Balón.
Paquetà, invece, nonostante due finali perse dal Flamengo in Coppa del Brasile e Copa Sudamericana nel 2017 contro Cruzeiro e Independiente, in entrambi i casi era riuscito ad andare a segno. Nella seconda circostanza, fu nominato anche miglior giocatore del match.
![]() | Segui le giovani promesse di Gillette su @gillette_italia |
Paquetà fa capolino a Milanello ad inizio gennaio e debutta in rossonero il 12 dello stesso mese a Marassi contro la Sampdoria in Coppa Italia: da quel momento in poi, il gioiellino verdeoro non ha mai lasciato la maglia da titolare. Gattuso gli ricama addosso l'abito da mezzala e lui lo ripaga con prove di qualità ma soprattutto sostanza e abnegazione tattica.
Supercoppa italiana contro la Juve, esordio in campionato contro il Genoa, poi chances dal 1' contro Napoli e Roma (all'Olimpico suo l'assist per il momentaneo 0-1 di Piatek) fino al primo goal in rossonero domenica scorsa nel 3-0 al Cagliari. Alla quarta presenza in Serie A.
Sinistro al volo sul primo palo e braccia al cielo nel ricordo delle giovani vittime dell'incendio che ha devastato il centro sportivo del Flamengo, il 'suo' Flamengo: il fatto che la prima gioia col Milan sia giunta a pochi giorni da quella tragedia, rappresenta un'incredibile coincidenza.
Se Paquetà ha dovuto attendere 7 partite per rompere il ghiaccio Kakà ne impiegò una in meno (6), ma così come per il suo connazionale ciò accadde dopo 4 apparizioni in campionato. E soprattutto, in un'occasione a dir poco speciale: 5 ottobre 2003, derby con l'Inter vinto 3-1 dal Diavolo e provvisorio 2-0 timbrato dal numero 22 che ha saputo far innamorare la San Siro rossonera.
In quella stagione Kakà fu protagonista con giocate d'alta scuola e 14 goal totali, che aiutarono la squadra di Ancelotti a vincere Scudetto e Coppa Intercontinentale. Il presente si chiama Paquetà, che il popolo milanista si augura possa far rima con ritorno in Champions.




