"Gianni Miná ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca" scrive la pagina ufficiale Facebook. "Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari.Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità".
Minà ha seguito otto Mondiali di calcio, contribuendo a creare e rendere storiche diverse trasmissioni, come L'Altra domenica e Blitz. Nel corso della carriera ha lavorato in Rai in programmi come Dribbling e La Domenica Sportiva, dopo aver iniziato a Tuttosport, diretto per un biennio negli anni '90.
Legatissimo a diversi personaggi dello sport, il nome di Minà è probabilmente noto al grande pubblico soprattutto per il rapporto con Diego Armando Maradona.
Di Minà il documentario reportage del 2001 'Maradona: non sarò mai un uomo comune', che racconta il più intimo Diego Armando. L'intervista del 1990 è diventata essenziale per comprendere un fuoriclasse assoluto come il Pibe, intervistato dal celebre giornalista torinese anche nel 2005.
"Insieme a Pietro Mennea è stato un dolore immenso la notizia della sua morte" raccontava Minà lo scorso luglio al Corriere della Sera. "Mi ha concesso il privilegio di attraversare ombre e luci della sua vita. Non l’ho mai giudicato, perché non è questo il compito che ci si deve aspettare da un giornalista. Ho tentato di raccontarlo nella maniera più aderente possibile. Con mia moglie Loredana abbiamo deciso di distruggere parte del materiale filmico riguardante le sue sedute dallo psicologo che mi aveva fatto filmare a forza"
Non solo Maradona: nell'ultimo ventennio, tra Youtube e i social, sono diventate celeberrime le sue interviste a Fidel Castro, i suoi racconti di Muhammad Alì, le risate con Troisi e i documentari su Che Guevara e il Premio Nobel per la Pace Rigoberta Menchú.
La lista di icone del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica è lunghissima. Tra le tante foto celebri che ritraggono un gigante del giornalismo come Minà, la più famosa è probabilmente quella scattata a Roma: insieme a lui Muhammad Ali, Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel Garcia Marquez.
Un maestro nel riuscire a raccontare le loro storie. Confessioni divenuti importanti pagine degli ultimi cinquant'anni. Essenziali. Tra tutti, però, ancora una volta, è forse il rapporto con Maradona più particolare, come raccontato a The Hot Corn in passato:
"Diego è stato l’unica persona che mi ha messo in crisi come essere umano. Mi ha fatto toccare le sue ferite, le sue incongruenze, la sua intimità, il suo essere umano. Forse perché aveva bisogno di condividere con qualcuno l’inquietudine interiore che non sapeva esprimere e mostrare il contrasto di come lo dipingevano i mass media.
Mi ha fatto filmare i suoi incontri con lo psicologo, i suoi allenamenti, la sua vita con i genitori preparando un asado. Io e Loredana, alla scomparsa di Diego, abbiamo deciso di eliminare gran parte del materiale, perché quei frammenti riguardavano la vita di un essere umano, anche se era un personaggio famoso".
