Mentre in campo il Milan continua a fare passi avanti, provando la rincorsa alla prossima Champions League, dietro le scrivanie la dirigenza lavora alacremente per far crescere il club rossonero.
Con DAZN segui Fiorentina-Milan IN STREAMING, LIVE E ON DEMANDEd una delle figure più importanti del Milan, ovvero Ivan Gazidis, ha parlato oggi alla 'Gazzetta dello Sport'. L'amministratore delegato e direttore generale del Diavolo ha espresso la sua visione sul percorso del Milan.
"Il Milan è uno dei più grandi club di calcio, ma tutti sanno che gli anni passati sono stati difficili. Le perdite enormi. Da quando Elliott è subentrato siamo una delle società che più ha investito al mondo. Ma attenzione: esiste il Financial Fair Play che, specie in questi giorni, stiamo vedendo che è una cosa seria. I confini entro cui agire sono chiari. Il nostro obiettivo sul versante sportivo è quello di far crescere la squadra, ma con un bilancio in linea col FFP. Non vogliamo mai più subire una esclusione dalle coppe".
Idee chiare per Gazidis, che poi inquadra anche il futuro prossimo della squadra per quanto riguarda la direzione tecnica. Stefano Pioli è il candidato più probabile per continuare ad essere l'allenatore rossonero, ma l'ad non smentisce un contatto con Rangnick...
"Se ho contattato Rangnick? Sono nel calcio da 26 anni, interagisco con centinaia di persone diverse tra cui almeno 20 allenatori in tutto il mondo. È normale. Ma nessuno ora nel Milan sta pensando a un nuovo allenatore. Pioli è arrivato in una situazione difficile. Il suo lavoro è stato di altissimo livello e ora stiamo iniziando a vedere questa squadra crescere, svilupparsi. Pioli resta in pole position anche per il futuro: la stagione è ancora aperta. È presto per parlarne adesso".
Infine, Gazidis risponde a tutti quelli che vedono due anime ben distinte nella dirigenza del Milan.
"Non è vero. C’è una sola visione comune: avere un Milan moderno, che competa al vertice del calcio italiano e europeo, che giochi in futuro nel più grande stadio del mondo, con una chiara filosofia calcistica per ottenere i successi sul campo. Con Zvone e Paolo ci parliamo tutti i giorni. Ritengo che le decisioni che vengono prese attraverso il dibattito, la discussione e diversi punti di vista, siano le migliori. Non confondiamo il confronto con lo scontro. Il dibattito su chi comanda non conta per me".


