Due rigori, il primo contestato e il secondo netto, frenano l'Atalanta. E frenano parzialmente l'entusiasmo di Gian Piero Gasperini, che a un certo punto aveva fatto la bocca alla vittoria in casa della Juventus. Tutto cancellato dalle decisioni dell'arbitro Giacomelli, commentate dal tecnico nerazzurro a 'DAZN'.
"Il primo rigore non era nettissimo? No no, nettissimo. Netto (ride, ndr). Il regolamento è questo in Italia, per me è un'eresia. Oggi ci è capitata contro e fine. Va cambiato il modo di difendere? Sì, gli tagliamo le braccia... C'è un'interpretazione uguale in un altro campionato? No. Deve cambiare l'interpretazione del regolamento".
Se il risultato lascia l'amaro in bocca all'Atalanta, la prestazione non può che soddisfare Gasperini. Anche pensando alla sfida di Champions League contro il PSG.
"Abbiamo fatto molto bene al cospetto di una grande squadra, prima in classifica. Avevo chiesto ai ragazzi di interpretare la gara anche in ottica Champions. Io esco da questa partita molto contento della prestazione, anche se c'erano tutte le condizioni per vincere questa gara".
"La Champions all'inizio ha pesato. Abbiamo perso qualche punto, ma come tutti. Gli scontri diretti hanno fatto la differenza: contro la Lazio, l'Inter, la Juve gli episodi ci sono sempre andati contro. Ma non abbiamo mai pensato allo Scudetto. Vincerlo l'anno prossimo? No, non possiamo pensarlo. Già essere in Champions League è un grande traguardo".
Una domanda anche su un episodio poco piacevole accaduto nelle ore precedenti alla partita: Gasperini e un dirigente dell'Atalanta hanno insultato un tifoso del Napoli e la Procura della FIGC ha deciso di aprire un procedimento per far chiarezza su quanto successo. Ma il tecnico non vuole parlarne.
"No, per favore. Abbiamo già invitato quella persona a Zingonia. Non mi sento assolutamente coinvolto, non è assolutamente un problema mio ma neanche dell'Atalanta".




