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Sarri Lazio Europa LeagueGetty

Galatasaray-Lazio, Sarri non fa drammi: "E' un piccolo passo in avanti"

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Seconda sconfitta consecutiva per Maurizio Sarri, che dopo il k.o di campionato contro il Milan cade anche in Europa League. A Istanbul, infatti, la Lazio è caduta contro il Galatasaray causa papera di Strakosha, che ha condannato i biancocelesti ad una partenza falsa in campo continentale.

Cammino europeo appena iniziato per la Lazio, ma già in salita. Mancano comunque cinque gare per provare a raggiungere i sedicesimi di finale e sognare di vincere l'Europa League, più di vent'anni dopo l'ultimo successo italiano nella competizione.

Di certo c'è una Lazio che per ora non ha ancora l'orma di Sarri, eccezion fatta per le due vittorie di campionato contro Empoli e Spezia, impegni in cui la formazione capitolina ha dominato, senza però avere di fronte avversarie d'elite. Nei match importanti, per ora, zero punti.

Domenica la Lazio sarà nuovamente favorita, visto l'arrivo all'Olimpico di un Cagliari in difficoltà e già con un nuovo allenatore, Walter Mazzarri. Per ora l'altalena del sarrismo, in attesa di continuità: il mese di settembre vedrà una nuova grande prova, per la svolta, il 26, contro la Roma.

Sarri, come evidenziato nella conferenza stampa post Galatasaray, non è però preoccupato:

"È un piccolo passo in avanti. Abbiamo fatto una partita diversa rispetto a quella di Milano contro una squadra pericolosa nel suo campo. Sembrava una partita sotto controllo. Purtroppo gli errori fanno parte di questo sport e oggi è andata così. Certo la sconfitta ci mette il girone in salita".

L'ex Juventus è comunque consapevole che qualcosa ancora non va. La sua idea di calcio si vede solo in parte e non ha fin qui portato la Lazio ad ottenere risultati nelle gare più importanti d'estate:

"Ho visto anche che il problema non è ancora completamente risolto. Abbiamo ancora problemi di distanze, metri e secondi. Sono queste cose che fanno la differenza".

Sarri ha anche un appunto da fare riguardo le gare ravvicinate:

"Quando ti impongono un calendario come questo si lavora poco ed è un motivo per cui il calcio mi piace sempre meno".

Ora il Cagliari, dunque Torino, Roma e Lokomotiv Mosca: settembre già essenziale per il sarrismo e la Lazio.

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