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Paulo Fonseca Roma VeronaGetty Images

Fonseca ritrova Kumbulla: "Con la Fiorentina giocherà"

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La Roma ha l'obbligo di rialzare la testa dopo il passo falso interno contro il Milan: giallorossi impegnati al 'Franchi' al cospetto della Fiorentina nel turno infrasettimanale, il 25esimo di Serie A.

Paulo Fonseca ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia, soffermandosi sull'ultima sconfitta maturata all'Olimpico.

"I numeri sono questi, la squadra ha sofferto in fase difensiva. Dobbiamo però capire una cosa: l'organizzazione della squadra nell'ultima partita. Quante volte il Milan ha creato una situazione pericolosa? La squadra qui è sempre stata equilibrata, poi c'è da dire che siamo noi a creare i nostri problemi con errori nella costruzione. Non è un problema di organizzazione ma di decisioni sbagliate. Dobbiamo capire se la squadra ha pressione e se si può o non si può giocare. C'è anche un problema offensivo, stiamo lavorando per capire come rimediare".

Kumbulla sarà uno dei protagonisti in campo, Smalling dovrà accontentarsi di sedersi in panchina.

"Kumbulla è pronto e domani giocherà, Smalling sarà convocato ma non è nella condizione fisica migliore per giocare 90 minuti".

Nessun turnover nel reparto avanzato: il terminale di riferimento sarà ancora una volta Borja Mayoral. In porta ci sarà la conferma di Pau Lopez.

"Borja Mayoral giocherà domani, niente turnover. E' vero che abbiamo avuto tante partite, ma con tanti problemi in difesa è più difficile la gestione. Cambieremo 2-3 giocatori. In porta giocherà Pau Lopez".

Tante attenuanti per l'attaccante spagnolo in questo suo primo anno in Italia.

"Il calcio italiano è difficile per gli attaccanti, Mayoral è un giovane che sta imparando e migliorando. I suoi numeri sono buoni: il problema è che se segna va tutto bene, se non segna no. Io non posso vedere le cose così. Lo stesso dicasi per Dzeko".

La Roma non rinuncerà al coinvolgimento del portiere nel gioco, nonostante contro il Milan il goal di Rebic sia nato proprio da un passaggio errato di Pau Lopez.

"Per noi è importante che il portiere giochi con la squadra: se siamo in difficoltà dobbiamo consegnare il pallone agli avversari o darlo al portiere? E' sempre questione di giusto o sbagliato, il passaggio di Pau Lopez che ha originato il goal di Rebic è stato un errore del singolo, non c'era la pressione".

L'identità forte è una delle caratteristiche delle grandi squadre e Fonseca non è intenzionato a modificarla.

"Tutte le squadre hanno un'identità. Guardiamo le squadre più forti in Italia: abbiamo sette squadre che vogliono entrare tra le prime quattro. Tutti cambiano il modo di giocare? Non mi sembra: il Milan gioca sempre allo stesso modo, anche Lazio, Atalanta, Napoli e Juventus non cambiano. La strategia può cambiare durante la partita, non l'identità. Abbiamo tre partite in sei giorni: oggi il tempo per lavorare è davvero ridotto, c'è spazio solo per recuperare le forze. Le grandi squadre non cambiano l'identità in funzione dei risultati".

A Trigoria la depressione non può varcare i cancelli.

"La squadra non è depressa dopo l'ultimo ko, anzi ha capito dove migliorare ed è pronta a lottare per la partita di domani. Magari molti fuori sono depressi quando non vinciamo, ma qui non c'è spazio per questo".

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