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Daniele CorviaGetty

Dal flop alla Roma alla consacrazione con il Lecce: la carriera giallorossa di Daniele Corvia

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Si dice che chi è particolarmente fortunato nella vita sia nato “sotto una buona stella”. Ecco, forse quella di Daniele Corvia non è stata particolarmente brillante, ma senza dubbio contraddistinta dai colori giallorossi.

Entrato da ragazzino nelle giovanili della Roma, il percorso di Corvia sembra analogo a quello di altri prodotti del vivaio giallorosso in passato. Di quella Primavera guidata da Alberto De Rossi sono proprio l’attaccante e il coetaneo Alberto Aquilani a dare l’impressione di essere calciatori pronti al salto tra i grandi.

Cosa che puntualmente avviene. A portare Corvia in prima squadra è Fabio Capello, che lo fa anche esordire nella stagione 2003/2004. Il primo assaggio di professionismo arriva nel dicembre 2003.

La Roma è ospite del Palermo negli ottavi di Coppa Italia e l’attaccante viene mandato in campo nei minuti finali della partita, vinta per 2-1 dai giallorossi.

La sua prima annata tra i grandi si conclude con un totale di 5 presenze: 3 in Serie A e una in Coppa Uefa. Lo spazio a sua disposizione è naturalmente poco per via della concorrenza, ma gli assaggi di prima squadra sembrano promettenti.

La stagione successiva si rivela sportivamente drammatica per la Roma e questo non giova al processo di maturazione di Corvia.

A pochi giorni dall’inizio del campionato, il neo-allenatore giallorosso Cesare Prandelli rassegna le sue dimissioni per stare vicino alla moglie malata.

È il prologo di un’annata da brivido. In otto mesi si avvicendano sulla panchina Rudi Voller, Luigi Del Neri e Bruno Conti, con quest’ultimo chiamato a evitare addirittura l’incubo della retrocessione.

Nella confusione generale, Corvia riesce a ritagliarsi un piccolo spazio di circa 13 presenze complessive, togliendosi anche la soddisfazione di esordire in Champions League e segnare il suo primo e unico goal con la Roma. L’attaccante mette la sua firma nell’1-5 rifilato al Siena in Coppa Italia, siglando l’ultima rete.

L’arrivo di Luciano Spalletti, al quale la società giallorossa affida le macerie dell’annata appena conclusa, blocca anche quei pochi spiragli per la permanenza di Corvia alla Roma.

A dargli una chance è la Ternana, che lo chiede come contropartita in comproprietà ai giallorossi nell’affare che porta nella capitale il marocchino Houssine Kharja.

In Umbria gioca con continuità ma non riesce a esprimersi al meglio, motivo per il quale non viene riscattato dai rossoverdi e rispedito al mittente. Viene ceduto definitivamente dalla Roma al Siena, ma anche in bianconero il suo rendimento non è sufficiente.

Malgrado giochi quasi sempre, e spesso da titolare, nel biennio senese arrivano due sole reti. Troppo poco per chi di mestiere deve mettere la palla in rete.

La svolta della carriera di Corvia è colorata di giallorosso. Una nuance più accesa rispetto a quella ocra e pompeiano della squadra che tifa da quando è bambino e con la quale ha esordito.

Ad acquistarlo nel gennaio 2008 è il Lecce, che lo prende in prestito con diritto di riscatto della compartecipazione (in quel particolare periodo storico in cui due squadre potevano detenere il 50% ciascuna del cartellino di un calciatore grazie alle comproprietà).

La nuova esperienza parte bene: 6 goal in 16 apparizioni complessive, che però non bastano a convincere il Lecce a esercitare il riscatto. Corvia fa quindi ritorno in Toscana, ma invece di fermarsi a Siena la sua strada prosegue per una cinquantina di chilometri più a nord trovando ristoro a Empoli.

In azzurro migliora il suo rendimento e manda un messaggio a chi non ha voluto investire su di lui. Messaggio che evidentemente coglie nel segno, dato che nel 2009 il Lecce torna a bussare alla sua porta e lo riaccoglie - stavolta a titolo definitivo - al Via del Mare.

La seconda avventura a Lecce è molto più prolifica. Con 17 gol in 35 presenze Corvia trascina il Lecce fino alla prima vittoria del campionato di B nella sua storia, diventando in breve tempo uno dei punti di riferimento della squadra di Luigi De Canio.

Il ritorno in Serie A è complicato tanto per i pugliesi quanto per Corvia, che continua a subire un calo di rendimento importante quando si confronta con la massima serie. Malgrado le difficoltà, il Lecce riesce a salvarsi anche grazie ai sei goal stagionali del suo attaccante.

L’estate 2011 si prospetta però bollente. Il 1 giugno la procura di Cremona numerosi provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di calciatori e altri personaggi legati al mondo del calcio tra Serie A, B e Lega Pro.

Tra gli indagati c’è anche Daniele Corvia, tirato in ballo in alcune intercettazioni dal portiere della Cremonese Marco Paoloni, al centro dello nuovo scandalo italiano del calcioscommesse.

Quest’ultimo arriverà addirittura a spacciarsi per Corvia in una videochiamata Skype per rassicurare i creditori su una presunta combine di Inter-Lecce.

L’indagine si chiude senza alcun provvedimento per l’ex romanista e per la sua squadra, ma la stagione da affrontare risulta pesantemente minata dall’estate turbolenta appena trascorsa. E infatti il Lecce retrocede, con Corvia che torna a una media realizzativa paragonabili alle sfortunate esperienze di Terni e Siena.

Nel 2012 le strade si separano. Corvia passa al Brescia, squadra contro la quale ha esordito in Serie A da professionista ai tempi della Roma.

Nei tre anni trascorsi con le Rondinelle, la punta di Largo Preneste si riassesta sui livelli del primo anno in giallorosso (quello pugliese).

Superati i trent’anni il treno per una carriera di tutt’altro tenore è ormai passata e la lontananza da casa dopo un decennio di trasferimenti su e giù per l’Italia inizia a farsi sentire.

Ma la voglia di continuare a mettersi in gioco non manca, dunque capita provvidenziale l’offerta del Latina, che gli dà la possibilità di riavvicinarsi a Roma.

Con i nerazzurri pontini due stagioni non particolarmente brillanti, anche perché la seconda culmina con la retrocessione in Lega Pro per via del fallimento finanziario della società.

Rimasto senza contratto, Corvia prosegue la fase finale del suo percorso calcistico nel Fondi in Lega Pro.

Per uno strano scherzo del destino, Corvia termina la sua avventura da calciatore con la maglia biancoceleste dell’Aprilia in Serie D e subito dopo entra nello staff tecnico della società pontina diventandone anche allenatore per una breve parentesi, prima di lasciare il club nell'estate del 2021.

Oggi prosegue il percorso di preparazione per poter un giorno diventare allenatore e magari sedersi su una panchina di Serie A. Magari giallorossa...



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