Quattordici presenze, due sole reti e tante, tante panchine. Uros Djurdjevic è uno dei nomi dimenticati della Serie A, tra l'etichetta di flop e quella di meteora. A Palermo, nella tribolatissima annata 2015/2016, non riuscì ad emergere in mezzo ad una serie assurda di cambi in panchina. Ora passa alla cassa.
Lasciato Palermo dopo appena un anno, Djurdjevic era approdato al Partizan, dimostrando in quel di Belgrado la sua grandiosa abilità sotto porta, non replicata però ad Atene, in maglia Olympiacos. Attaccante discontinuo in termini di goal segnati, ora sta nuovamente facendo parlare di sè.
Djurdjevic milita infatti allo Sporting Gijon, nella seconda serie spagnola. Il club biancorosso è in lotta per tornare nella Liga, anche se attualmente non senza passare dai playoff, con l'ex Palermo leader assoluto della classifica marcatori, davanti a De Tomas e Sadiq, altra vecchia conoscenza della Serie A.
Venti goal in ventinove gare per il 27enne montenegrino, negli ultimi mesi avvicinato da diversi club importanti in giro per l'Europa: anche senza una promozione da parte del Gijon, difficilmente Djurdjevic rimarrà in Segunda, desideroso di fare la voce grossa anche in un campionato top.
Del resto per Djurdjevic l'unica esperienza in uno dei maggiori campionati è proprio quella in maglia Palermo di cinque anni fa: l'attaccante non ha mai dimenticato la delusione di quell'annata, tanto da dichiarare che con un poì più di fiducia, avrebbe potuto rappresentare l'ennesimo grande gioiello scovato dalla società siciliana.
Ai tempi del Partizan, infatti, Djurdjevic no usò giri di parole:
"A Belgrado ho sfruttato le mie occasioni. Se avessi avuto lo stesso status a Palermo sono certo che avrei seguito le orme di Cavani, Dybala, Belotti".
Al Gijon è diventato idolo, ma lui guarda avanti: vuole la Liga, possibilmente con la sua attuale squadra. Ma senza promozione, difficilmente rimarrà in una seconda serie. Convinto di poter essere uomo da venti reti anche in uno dei massimi tornei, cinque anni dopo.




